Che coraggio nel denunciare alcuni grandi cancri italiani. Ha dimostrato una lungimiranza e un amore, per il Paese che si è dissolto in questi ultimi trenta anni. Ha iniziato dal Mezzogiorno, assumendo subito le difese del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri che da 30 anni combatte senza tregua la ndrangheta in Calabria.
Un Magistrato attaccato recentemente dal Procuratore Generale di Catanzaro che invece di deferire per presunti scostamenti dalla legge al CSM Gratteri si è abbandonato, in una intervista televisiva, a mettere in discussione l’indagine e gli arresti per il reato gravissimo denominato associazione a delinquere di tipo mafioso.
Oggettivamente un’intervista che fa un gran favore alla ndrangheta.
Il Presidente Sandro, profondo conoscitore della Costituzione, ha detto agli italiani che nella magistratura non esiste un ordine gerarchico, essendo chiaro in tal senso l’art 107 della Costituzione il quale afferma che i magistrati si distinguono UNICAMENTE per diversità di funzioni.
Il Presidente ha urlato dicendo che se si rilevano comportamenti difformi dalla legge, esiste un solo modo tra magistrati per farlo rilevare ed è la denuncia al CSM.
Subito dopo il Presidente è passato, a parlare di ILVA e delle sue inesistenti prospettive di rilancio.
Ha denunciato l’inesistenza di valore strategico di un acciaio i cui ingredienti principali, come il minerale di ferro e il carbone sono importati. Ha mostrato poi una grande conoscenza degli sviluppi del settore affermando, che il futuro dell’acciaio nel tempo della decarbonizzazione è segnato. Il suo killer si chiama CNF, che sta per Cellulosa Nano Fibre (nano fibra di cellulosa).
E’ stato utilizzato in Giappone ed è 5 volte “più forte dell’acciaio “e può essere usato, per realizzare parti strutturali della carrozzeria e l’intera auto. Evidente l’uso possibile in ogni settore. Il Presidente poi è passato al tema dei cambiamenti climatici e ai comportamenti assunti dai vari attori, per contenere le emissioni di gas serra. Ha denunciato la contraddizione tra gli sforzi del Governo con il piano energia e clima e il comportamento di una banca come Intesa, che insieme ad altre banche europee ha concesso un prestito di 950 milioni di euro alla PGE (Polska Grupa Energetyczna), una delle aziende del settore del carbone che più inquina, in Europa.
Infatti gestisce la centrale a lignite di Belchatow che è la più inquinante d0Europa. Una Banca Intesa, che con la riforma Letta con la rivalutazione del capitale sociale (CS) della Banca d’Italia da 156 mila euro a 7500 milioni di euro ha visto con la sua partecipazione al 37% del CS di Banca Italia, migliorare la propria situazione patrimoniale. Il Presidente ha messo, in comparazione questo comportamento di INTESA con il Fondo Sovrano Norvegese che gestisce 905 miliardi di dollari. Un Fondo che ha escluso 10 compagnie, che non rispettavano i parametri ESG (ambientali, sociali e di buona governance) ed erano coinvolte nel settore del carbone. Il Presidente poi ha aumentato quasi minacciosamente il tono della voce. Il tema erano le diseguaglianze sociali e dentro di esse, la quantità di poveri contrapposta alla quantità dei ricchi. Lo scorso anno un italiano su 5 possedeva più di sette parti su 10 della ricchezza nazionale. Sono 5 milioni gli italiani poverissimi invece! Un milione e 554 mila sono al Sud, un altro milione e 146 mila nel Nord Ovest, 798 mila nelle isole e il resto al Centro e nel Nord Est.
Ha denunciato con veemenza l’impunità per legge dei componenti della Banca Centrale Europea e di quelli del Meccanismo Europeo di Stabilità. Il Presidente si è dichiarato poi affascinato degli interventi fatti nello spazio sul cacciatore di antimateria AMS -02 (Alpha Magnetic Spectomer) da parte del comandante italiano.
AMS-02 è un laboratorio orbitante per la fisica delle particelle e senza togliere nulla al Comandante Parmitano, lui preferisce da subito interventi seri sulla formazione e sulla Università trasformata da custode del sapere e della saggezza a quello di produttore subordinato di conoscenza per il capitaledelle grandi aziende. Aveva appena iniziato, a trattare il problema della Europa a trazione franco tedesca, che sta risvegliando nel Continente gli antichi e sanguinari fantasmi del secolo scorso, che mi sono svegliato. Il ritorno senziente alla realtà è stato traumatico se solo comparo a questo gigante, che possiede il coraggio della denuncia rispetto alla opacità , omologazione e superficialità dei suoi posteri.