"Quanto avvenuto questa mattina in I commissione - commenta Liviano - è molto importante perché adesso la proposta di legge può approdare in Consiglio regionale in tempi utili, prima cioè della scadenza naturale dell'attuale legislarura, per la sua definitiva approvazione".
Una corsa contro il tempo per dotare la Regione Puglia di uno strumento che metta a disposizione degli adolescenti pugliesi "uno strumento - spiega ancora Liviano - che possa aiutarli a costruire un futuro, a realizzare una rete forte che li renda protagonisti, consapevoli del fatto - aggiunge il consigliere regionale tarantino - che la costruzione del futuro dipende anche dalle scelte che faranno le istituzioni".
La proposta di legge regionale è rivolta a 200mila adolescenti pugliesi e nella sua stesura si è avvalsa della collaborazione di un gruppo di lavoro composto dalla prof.ssa Cassibba, già direttore del dipartimento di Formazione dell'Università di Bari, dal prof. Moro, direttore del dipartimento di Sociologia dell'Università di Bari, dal prof. Panico, direttore Lumsa sede di Taranto, e da don Birardi, responsabile del progetto "Policoro" e con il supporto degli uffici regionali competenti diretti dal dott. Mussicco e dalla dott.ssa Berlingerio.
"I giovani destinatari di questa pdl - prosegue Liviano - devono imparare a valorizzare la loro dimensione emotiva, aumentare la cittadinanza attiva e, soprattutto, devono saper valorizzare l'autostima".
La proposta di legge, alla base della quale c'è uno studio condotto dalla fondazione Toniolo su un campione di studenti provenienti da 60 classi di sei istituti superiori di secondo grado di Taranto e provincia: Aristosseno (scuola capofila), Pitagora e Liside di Taranto; IISS Mediterraneo di Leporano; IISS Lentini-Einstein di Mottola; IISS Leonardo da Vinci di Martina Franca, prevede: l’introduzione dell'ascolto a scuola; l’accompagnamento degli adolescenti anche attraverso l’introduzione della figura dello youth worker (animatore socio educativo, una figura professionale capace di intervenire nella vita dei ragazzi attraverso metodologie e strumenti di educazione non formale); l’accompagnamento delle famiglie, attraverso percorsi in-formativi e di accompagnamento nel difficile ruolo di educatori; la costruzione di spazi di aggregazione e di in-formazione (spazi di aggregazione per adolescenti, centri informa adolescenti e il portale per adolescenti); l’introduzione del servizio civile per adolescenti e il rilascio della licenza di competenze extrascolastiche; l’introduzione della youth card; il rilascio di certificazione di competenze extrascolastiche e in particolare dello youth pass; l’attenzione al sostegno della mobilità regionale, nazionale e internazionale dei ragazzi.