ANNO XIX Gennaio 2025.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 31 Marzo 2020 18:52

Contact tracing per tracciare il contagio e usare le tecnologie appropriate

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La capacità dell’apparato burocratico, soprattutto quello di diretta emanazione politica, nell’arrivare tardi e appropriarsi di proposte elaborate e applicate da altri soggetti è proverbiale.

 

La capacità dell’apparato burocratico, soprattutto quello di diretta emanazione politica, nell’arrivare tardi e appropriarsi di proposte elaborate e applicate da altri soggetti è proverbiale.

Era intorno al 25 febbraio un paio di giorni dopo che erano esplosi i dati dei contagi quando un docente della Bocconi propose alla regione Lombardia di tracciare i contatti attraverso quella marea di dati che arrivano dagli smartphone. Una strategia che gli inglesi chiamano di contact tracing appunto. Nessuna risposta. L’aiuto di tecnologie digitali evidentemente non era gradito. (Report Rai3 ieri mostra un video del 2005 con Bill Gates che annunciava questo metodo per le epidemie del 3* millennio ndr)

Strategia usata dai sud coreani per ricostruire in maniera rigorosa la catena di trasmissione onde poterne ridurre il contagio. 

Aggiungeva il docente che grazie all’identificazione delle zone (georeferenzazione) del contagio si potevano disegnare i focolai del contagio. Ora uno studio dell’Imperial College di Londra produce per l’Italia un numero spaventoso. Sarebbero stati contagiati 9,8 milioni di persone! In Spagna 7 milioni di persone, in Germania 600 mila. Nel modello dell’Imperial sono riportati anche il numero di decessi evitati

a seguito misure di distanziamento sociale.

Un numero grande: 38 mila !! Incredibile che solo a seguito dell’intervento del Direttore Generale della Organizzazione Mondiale della Sanità “Per vincere dobbiamo attaccare il virus con tattiche aggressive e mirate” , quattro ministeri  Salute , Istruzione, Sviluppo e Infrastrutture e  l’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del progetto Innova  Italia hanno invitato enti di ricerca e aziende ad elevata tecnologia  a individuare soluzioni digitali già disponibili per app di telemedicina e strumenti di analisi dati ( IA su BIG Data) per monitorare e contrastare la diffusione del virus. 

Finalmente anche il rappresentante dell’Italia in OMS, nominato dall’ultimo governo della precedente legislatura e ora consulente del Ministro della Salute, ha ripreso in buona sostanza quanto a fine febbraio aveva proposto alla regione Lombardia il Prof. Carlo Maffè della Bocconi: saranno utilizzate per tracciare gli spostamenti, i movimenti di bancomat, carte di credito, localizzazione degli smartphone, celle telefoniche che sono piccole porzioni di territorio in cui è divisa la rete di telecomunicazione. 

Solo in tale modo e tempi brevi si potranno mappare spostamenti ed eventuali contatti del cittadino con positivi.  Sarà lo Stato a distribuire queste app attraverso le regioni.  I numeri dell’Imperial College di Londra vanno presi davvero con tutte le cautele. Va oltre la stima fatta dal Prof. Crisanti dell’Università di Padova che tenendo conto del numero dei decessi e normalizzandoli rispetto al numero degli asintomatici aveva matematicamente stimato 600 mila contagiati in tutta Italia. Un valore

Link Studio su 11 paesi europei interessati dal coronavirus

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