Ricorderò per sempre la mia Puglia con le sue pietre bianche che toccando il cielo si trasformano in luminose cattedrali.
Austere e silenziose, vegliano in ogni paese, come se fossero state lanciate sulla terra dal buon Dio in soccorso della gente di terra e di mare. Infatti la più bella tra mare e terra fu edificata in pieno Medioevo con i lavori che iniziarono nel 1097, per essere il luogo dove consacrare quel Nicola il pellegrino prodigo di miracoli e giunto con la fama di santo nella Trani medievale.
E fin da subito fu accolto come un segno del buon Dio, e per lui fu scelto il luogo più degno, già reso sacro da una precedente chiesa per posare la nuova - una cattedrale - suggestiva e maestosa, dove conservare e custodire per sempre le sue spoglie mortali. Ma anche il luogo di confine per trasformarla in un faro, quello di Cristo per tutti coloro che attraversano le acque impetuose tra burrasca e vento.
Percorrendo il sentiero del mare nelle ore dell’alba, si rimane affascinati e abbagliati dalla sua luce, il colore della sua pietra assorbe tutti i raggi del sole fino al più piccolo, brillando tra terra e cielo, creando uno spettacolo suggestivo. Centinaia e centinaia di blocchi di pietra bianca-rosea che formano il luogo più sacro in un gigantesco faro di luce benedetta, con il suo campanile che bucando il cielo, nei giorni di quiete e di burrasca, ricorda la benedizione di Dio sulla gente di mare.
Una domenica mattina a Trani, vento e salsedine avvolgono la pietra, accarezzando la sua ampia e silenziosa facciata e scivolando sul suo rosone austero. E da vicino si rimane attoniti osservando le meravigliose decorazioni, quelle eseguite dagli scalpellini medievali abili come sarti con i loro pesanti martelli trasformati in aghi sottili, affinché la pietra diventasse una seta bianca per essere impreziosita da ricami finissimi, ricami di pietra. Decorazioni straordinarie: animali, leoni scolpiti, “il Cristo che sconfigge il male”, facce ed elefanti, immagini bibliche, capitelli e ghiere tra il bianco ed il rosa tenue, a firma degli abili scultori.
Il vento di salsedine aumenta mentre tra i colori dell’alba la pietra dona la sua luce e tutto il suo splendore; i due elefanti ricamati che reggono le colonne accanto alla finestra improvvisamente sembrano risvegliarsi dal lungo sonno millenario per innalzare le loro proboscidi al cielo, per salutare l'arrivo del sole.