A due giorni dalla pesante ondata di maltempo che ha investito gran parte del Piemonte si lavora senza sosta per raggiungere abitazioni e frazioni ancora senza elettricità o acqua. Si lavora, inoltre, incessantemente per ripristinare un minimo di viabilità nelle zone, dove frane, allagamenti e cadute di tronchi rendono ancora impossibile la circolazione.
Il giallo dei corpi in mare
Ed è diventato un giallo il ritrovamento di sei corpi nel mare Ligure, al confine con la Francia, tra Sanremo e Ventimiglia, dopo la tempesta Alex sono in uno stato di "grande decomposizione" e "molto probabilmente corrispondono" alle bare portate via dalle inondazioni dei cimiteri francesi: lo ha detto all'agenzia Afp il prefetto delle Alpi Marittime.
"Non si tratta di decessi recenti, ma di cadaveri datati che devono corrispondere ai corpi dei cimiteri inghiottiti dalle piene dell'acqua", ha spiegato ancora il prefetto Bernard Gonzalez. Dalla Guardia costiera del porto di Imperia, Giuseppe Semeraro ha preannunciato che verranno raccolti "elementi per identificarli" ma ha rimarcato che comunque non sarà un lavoro facile "perché sono stati trovati nudi" e non ci sono molti "elementi di identificazione".
Secondo il prefetto, il bilancio della parte francese è ancora di un morto, un automobilista trovato nella sua auto sommersa a Saint-Martin-Vesubie (Alpi marittime) e di otto dispersi, persone la cui sparizione è stata denunciata da "testimonianze credibili e dirette". Quanto alle altre persone scomparse, si parla di tredici "presumibilmente scomparsi", ma in questo caso le testimonianze non sono "di prima mano", ha spiegato ancora Gonzalez.
Il prefetto ha anche annunciato di aver vietato di salire sui massicci delle Alpi Marittime per "almeno 15 giorni" in modo da consentire ai servizi di soccorso di alta montagna di concentrarsi sull'emergenza.
Le richieste della Liguria
Il Governatore della Liguria, Giovanni Toti, chiede a gran voce al Governo l’approvazione di un provvedimento specifico.
"Sapete – spiega Toti - che abbiamo chiesto lo stato di calamità naturale. Mi auguro, ho sentito diversi ministri in queste ore, che già nel Consiglio dei ministri di questa sera venga, ovviamente, approvato”. E il governo risponde senza esitazione.
Il presidente del Consiglio è in contatto continuo con il capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli e nel corso di questa mattinata ha chiamato sia il presidente del Piemonte, Alberto Cirio che Giovanni Toti per fare il punto con loro.
Ma a scendere in campo, di fronte alla drammaticità degli eventi, anche l'Unione Europea, con la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
"Ho seguito con apprensione gli aggiornamenti di questo terribile weekend e con i ministri siamo rimasti in stretto contatto per garantire il massimo sostegno alle autorità locali. Già dalle prossime ore - scrive su Facebook il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a proposito dei danni causati dal maltempo nelle regioni del Nord Italia - avvieremo una prima ricognizione, in stretto raccordo con la Protezione civile e le regioni, al fine di dare pronta e tempestiva risposta alle richieste dei territori danneggiati". Scrive su Facebook il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a proposito dei danni causati dal maltempo nelle regioni del Nord Italia.
"Abbiamo interi territori martoriati – aggiunge il premier - tanti comuni del Piemonte e della Liguria in gravi difficoltà, e ancora una volta paghiamo un conto durissimo in termini di vite umane perse" "Tutte le forze in campo, gli amministratori locali e l’intera macchina dei soccorsi stanno compiendo uno sforzo encomiabile, in collaborazione anche con le autorità francesi, nel prestare aiuto e assistenza alle popolazioni colpite, alle quali va la vicinanza mia e di tutto il Governo", sottolinea Conte.
E attenzione viene anche dall’Ue. A scendere in campo direttamente la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che in un tweet annuncia: "Solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti dal maltempo nel nord Italia. E’ stato attivato il satellite europeo Copernicus. Siamo pronti a fornire ulteriore assistenza in questo momento difficile. L’Italia può contare sul nostro pieno appoggio".
Intanto in Piemonte, complice una mattina di tregua, inizia la conta dei danni.
Ieri il presidente della Regione, Alberto Cirio ha visitato alcune aree alluvionate della provincia di Cuneo e ha annunciato che "martedì porterà al ministro dell'Interno una prima stima complessiva dei danni" dichiarando di "confidare che il Consiglio dei ministri riconosca lo stato di emergenza già oggi con lo stanziamento economico e la procedura semplificata per potere intervenire".
Nella giornata di oggi sarà nelle aree colpite del Vercellese e del Biellese mentre il vicepresidente Fabio Carosso si recherà nelle zone alluvionate del Verbano-Cusio-Ossola. AGI