Sabato la Commissione europea ha chiesto al presidente del Consiglio di verificare alcuni lotti di vaccini presso uno stabilimento di produzione ad Anagni (Roma). Lo rendono noto fonti italiane.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi, spiegano, ha informato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha inviato un'ispezione, che si è tenuta tra sabato e domenica ad opera dei Carabinieri NAS. I lotti ispezionati sono risultati con destinazione Belgio. Tutti i lotti in uscita vengono controllati dai NAS.
L'Ue chiede chiarimenti sulle dosi prodotte di AstraZeneca in Europa. La richiesta di ispezione al sito di Anagni, in Italia, "è stata avviata dal commissario dell'Ue Breton" alla guida della Task force sui vaccini , "che ha sottolineato l'importanza della piena trasparenza sul numero di dosi che vengono prodotte nei siti europei di AstraZeneca. La Task Force è in attesa di conferma sull'esatta provenienza dei lotti individuati ad Anagni. Confidiamo che AstraZeneca faccia il possibile per garantire che tutti i lotti disponibili siano spediti non appena il processo di controllo qualità sarà completato". Lo spiegano fonti della Commissione europea. "Non speculiamo se le dosi" trovate ad Anagni "fossero o meno destinate all'Ue". Ma se "l'azienda vuole esportare queste dosi fuori dall'Unione, dovrà presentare una richiesta di autorizzazione all'esportazione alle autorità italiane", spiegano le stesse fonti. "Osserviamo una mancanza di trasparenza da parte di AstraZeneca su quante dosi hanno prodotto, dove e da chi. Dato che non stanno rispettando i loro impegni nell'ambito" dei contratti di pre acquisto con l'Ue, "riteniamo della massima importanza garantire la piena trasparenza. La quantità precisa di dosi dovrà essere confermata dalle autorità italiane", aggiungono.
"Al momento non sono previste esportazioni oltre ai paesi COVAX. Ci sono 13 milioni di dosi di vaccino in attesa di rilascio del controllo qualità per essere inviate a COVAX come parte del nostro impegno a fornire milioni di dosi ai paesi a basso reddito: il vaccino è stato prodotto al di fuori dell'UE e portato nello stabilimento di Anagni per essere riempito in fiale". Lo comunica AstraZeneca in merito alle dosi di vaccino Covid presenti ad Anagni. L'UE, rileva l'azienda, "sostiene pienamente la fornitura di paesi a basso e medio reddito attraverso lo strumento COVAX". Ci sono nello stabilimento di Anagni "altri 16 milioni di dosi di vaccino in attesa del rilascio del controllo di qualità e destinate all' Europa. Quasi 10 milioni di dosi saranno consegnate ai paesi dell'UE durante l'ultima settimana di marzo, il saldo ad aprile, poiché le dosi sono state approvate per il rilascio dopo il controllo di qualità". Lo afferma l'azienda AstraZeneca, precisando di voler "chiarire alcune dichiarazioni inesatte relative alle dosi di vaccino nello stabilimento di Anagni". AstraZeneca sottolinea che "non è corretto descrivere questa come una scorta". "Il processo di produzione dei vaccini è molto complesso e richiede tempo. In particolare - conclude l'azienda - le dosi di vaccino devono attendere l'autorizzazione del controllo di qualità dopo il riempimento delle fiale".
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella replica in Aula alla Camera, afferma che due dei lotti di Astrazeneca bloccati ad Anagni "sono partiti oggi per il Belgio, alla casa madre. Da dove andranno da lì non so. Intanto la sorveglianza continua per i lotti rimanenti".
Nello stabilimento della Catalent di Anagni ci sono 29 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca pronte per essere spedite nel Regno Unito e scoperte dalle autorità italiane in seguito ad un'indagine scattata su segnalazione della Commissione Europea. Lo scrive 'La Stampa' in un articolo da Bruxelles nel quale si afferma che le "manovre di Astrazeneca sono state scoperte grazie alla visita del commissario Thierry Breton nello stabilimento di Leida, nei Paesi Bassi, gestito dalla Halix", uno dei due impianti in Ue utilizzati dalla casa farmaceutica per produrre il farmaco. Quello stabilimento, sostiene La Stampa, è in grado di produrre 5-6 milioni di dosi al mese e ha iniziato la produzione a settembre scorso. Secondo fonti Ue parti di quelle dosi "è molto probabile che in una prima fase siano state spedite nel regno Unito" ma il flusso si sarebbe interrotto il 1 febbraio quando è entrato in vigore il regolamento Ue per il controllo dell'export. Non avendo avuto risposte dall'azienda su che fine avessero fatto le dosi, il commissario francese ha segnalato la vicneda alle autorità italiane che hanno avviato un'ispezione alla Catalent, dove viene infialato il farmaco. "Il primo rapporto spedito a Bruxelles - scrive il quotidiano - dice che nei frigoriferi dei capannoni del sito laziale ci sono 29 milioni di dosi del vaccino. Fonti Ue spiegano che probabilmente non tutte sono state prodotte da Halix, ma si tratta comunque di fiale già pronte per essere iniettate che la casa farmaceutica puntava a spedire nel Regno Unito e non nei paesi dell'Unione europea" nonostante i ritardi nelle consegne concordate con Bruxelles.
Figliuolo, arrivo dosi AstraZeneca in linea con le previsioni del Piano - "Nella mattinata di oggi, l'hub nazionale della Difesa situato all'interno dell'aeroporto militare di Pratica di Mare ha ricevuto oltre 270 mila dosi del vaccino Astra Zeneca. La fornitura è in linea con le previsioni del piano vaccinale anti Covid. Le Regioni riceveranno nelle prossime ore la propria quota. Grazie alla consegna odierna, i vaccini complessivamente approvvigionati a partire dall'inizio del mese di marzo salgono a oltre 4,7 milioni". Lo fa sapere la struttura del Commissario per l'Emergenza Covid, Francesco Figliuolo. Ansa