ANNO XVIII Dicembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 26 Luglio 2021 16:18

Lamorgese: "Le manifestazioni contro il green pass non erano autorizzate"

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La ministra dell'Interno condanna "l'uso di simboli del passato: la stella di David non c'entra nulla con le misure del governo, prese solo per tutelare la salute pubblica".

Le manifestazioni anti green pass che si sono svolte in questi giorni non erano autorizzate”.  Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a Caserta dove ha partecipato al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura rispondendo alle domande dei giornalisti.

Sono manifestazioni - ha aggiunto  - in cui sono stati usati dei simboli ormai passati, come a Firenze dove hanno usato la stella di David; anni trascorsi che non hanno nulla a che vedere con i provvedimenti del Governo che invece sono adottati soltanto per la salute pubblica, perché abbiamo visto ci sono dati e riscontri oggettivi che più andiamo avanti con le vaccinazioni, più noi potremo tornare a una vita normale. Quindi - ha concluso - chi ritiene di non vaccinarsi fa un danno alla restante collettività”.

Il ministro ha parlato anche del tema dei migranti.  “Dovremmo avere gli accordi con i Paesi d'origine per fare le espulsioni e non dare il foglio di via perché il foglio di via significa tenerli sul territorio o mandarli in altri Paesi in cui appena mettono piede vengono rintracciati e te li restituiscono. Ci stiamo muovendo anche con l’Europa per accordi di rimpatrio a livello europeo”, ha affermato.

Quello di Castel Volturno, dove ci sono 15mila irregolari, ha proseguito Lamorgese “è un problema che non può essere affrontato solamente dal sindaco, è un ambito territoriale che rappresenta davvero un simbolo anche di cattiva gestione di un problema grande, come se non si fosse presa pienamente conoscenza di quella che è la realtà. Teniamo conto - ha precisato il ministro - che si è parlato di immigrati irregolari che non stanno da oggi, si parla di seconde e terze generazioni, quindi parliamo di interventi che non sono stati fatti da vent'anni dove non si è intervenuti con un'azione forte da parte dello Stato. Ho chiesto al Prefetto le nazionalità per avere un quadro della situazione - conclude - è vero che la giustizia ha dei tempi non sempre rapidissimi, ma in questo caso è anche gente che ha avuto il foglio di via e che poi non se n'è andata, bisogna cominciare a intervenire in maniera più chirurgica. Non possiamo pensare - ha concluso - di lasciare un territorio da solo, ma voglio essere anche realista: non c'è una soluzione nell'immediatezza perché dovremmo avere gli accordi con i paesi d'origine per fare le espulsioni e non dare il foglio di via”. AGI

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