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Lunedì, 02 Agosto 2021 17:58

Tokyo 2020 Ginnastica, Vanessa Ferrari conquista l'argento nel corpo libero

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L'atleta azzurra, 30 anni, ha chiuso il suo esercizio con il punteggio di 14.200 preceduta solo dall'atleta americana Carey che ha vinto l'oro con il punteggio di 14.366. Vanessa Ferrari è medaglia d'argento nella ginnastica artistica a Tokyo 2020. L'azzurra, che a 30 anni disputa la sua quarta Olimpiade, ha chiuso la finale del corpo libero con il punteggio di 14.200 alle spalle dell'americana Jade Carey, oro con 14.366. Il podio all'Ariake Gymnastics Center è completato dalla giapponese Mai Murakami e dalla russa Angelina Melnikova, bronzo ex aequo con 14.166.

Vanessa Ferrari conquista la medaglia d'argento nella finale del corpo libero di Tokyo 2020, una delle gare più prestigiose della ginnastica. L'atleta azzurra, 30 anni, ha chiuso il suo esercizio con il punteggio di 14.200 preceduta solo dall'atleta americana Carey che ha vinto l'oro con il punteggio di 14.366. Terzo gradino del podio occupato dalla giapponese, e paladina di casa, Murakami, e dalla russa Melnikova (per entrambe punteggio di 14.166).

Un argento alla carriera

Quello di Vanessa Ferrari è un argento che vale la carriera. La ‘farfalla di Orzinuovi’ ce l’ha fatta a conquistare l’unica medaglia che mancava alla sua collezione, quella con i cinque cerchi olimpici.

Ferrari, alla sua quarta partecipazione olimpica a Tokyo 2020, ha conquistato un argento meritato al corpo libero alle spalle dell'americana Jade Carey.

Quello di Vanessa è un argento che dentro di lei vale tantissimo, a partire da quelle tante ripartenze dovute ai numerosi infortuni. Sulle note di ‘Con te partirò’ di Andrea Bocelli, la ginnasta azzurra non ha solo emozionato i pochi presenti della Ariake Gymnastics di Tokyo ma anche scritto la più bella pagina del settore femminile.

Portacolori del Centro Sportivo Esercito, la ginnasta è da oltre vent’anni che volteggia in giro per il mondo. Nel 2006 il primo passo nella storia dello sport italiano: il titolo mondiale nell’individuale alla kermesse di Aarhus in Danimarca dove vinse il bronzo anche al corpo libero e alle parallele.

Sempre a livello mondiale, si era messa al collo l’argento ad Anversa nel 2013. Quattro i titoli europei, il primo a livello di squadra nel 2006 a Volos in Grecia, quindi quelli ad Amsterdam nel 2007 (individuale e corpo libero) e a Sofia nel 2014 sempre nel corpo libero. Nella bacheca anche tre argenti e quattro bronzi continentali. In Coppa del mondo Vanessa ha vinto in tutti gli attrezzi, dalle parallele al corpo libero, dall’individuale alla trave. 

Mai una ginnasta italiana a livello individuale era riuscita a salire sul podio olimpico a differenza degli uomini che vantano ben 27 podi, 14 di essi primi posti. L’unico podio alle Olimpiadi della ginnastica femminile azzurra risale al 9 agosto del 1928 quando, all’edizione di Amsterdam, l’Italia vinse l’argento a squadre.

Protagoniste di quella gara furono Bianca Ambrosetti, Lavinia Gianoni, Luigina Giavotti, Virginia Giorgi, Germana Malabarba, Clara Marangoni, Luigina Perversi, Diana Pizzavini, Anna Tanzini, Carolina Tronconi, Ines Vercesi e Rita Vittadini.

Per la campionessa di Orzinuovi è la prima medaglia ai Giochi, un sogno che realizza dopo essersi lasciata alle spalle una lunga serie di infortuni: l'ultimo, terribile, la rottura del tendine d'Achille nel 2017 alla finale dei Mondiali di Montreal. L'azzurra cancella così le delusioni per i quarti posti di Londra 2012 e Rio 2016 e mette in bacheca la prima medaglia olimpica a quindici anni di distanza dal titolo mondiale di Aarhus 2006. Una medaglia olimpica nella ginnastica femminile mancava all'Italia dal 1928.

L'argento conquistato da Vanessa Ferrari porta l'Italia a quota 28 medaglie in questa edizione dei Giochi: eguagliato il bottino di Rio 2016 quando mancano ancora sei giorni al termine delle gare a Tokyo.

vanessa ferrari argento tokyo 2020 corpo libero

Ferrari: "Finalmente, sono felicissima"

"Finalmente ce l'abbiamo fatta. Ero felicissima di aver fatto tutto quello che dovevo fare, come lo avevo sognato. Ho preso tutto, gli arrivi, i salti artistici, il giro, la coreografia che volevo emozionasse tutti quelli che mi guardavano e la giuria e spero di esserci riuscita, sono contenta di come ho fatto l'esercizio", dice Ferrari con il sorriso in zona mista.

"La medaglia la dedico a tutti quelli che mi hanno sostenuto, ma soprattutto a coloro che hanno creduto in me quando neanche io ci credevo. Quando tutti pensavano che non sarei tornata e non ce l'avrei fatta, a quelle persone che mi hanno presa da zero e riportata fino a qua. Andare a prendere l'oro a Parigi? Non lo so, vediamo. Casella ha detto di si? Può dire quello che vuole", aggiunge riferendosi al suo storico allenatore.

"Sapevamo che la Carey aveva un valore di partenza più alto però doveva fare l'esercizio perfetto e, onestamente, è stata impeccabile. Vanessa è stata superlativa, non ha sbagliato nulla, più di così non poteva fare. Un argento meritatissimo, siamo felicissimi", le parole del tecnico. "Non avendo vinto l'oro magari proverà a prenderlo a Parigi, ne abbiamo già parlato -aggiunge Casella-. Non molla su questo concetto che vuole l'oro. Scherzo ma non troppo: è stata meravigliosa, ci ha fatto commuovere tutti. Vanessa è contenta di aver dimostrato cosa può fare a quasi 31 anni una atleta immensa, un esempio per la ginnastica artistica mondiale".

Vezzali: "Argento che premia carriera straordinaria"

"Splendida Vanessa! È un argento che premia una carriera straordinaria. Non poteva che essere tua la firma nella pagina più importante della storia della ginnastica femminile italiana! Complimenti a te e a tutta la Federginnastica". Lo scrive su Twitter il sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali, dopo l'argento ottenuto dall'azzurra.

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