Il lockdown per i 'no vax' interesserà circa due milioni di persone sulle oltre nove che vivono in Austria. Il blocco non riguarda le attività scolastiche. Il ministro della Sanità Wolfgang Muckstein (Verdi) non ha escluso ulteriori misure se l'escalation del contagio dovesse proseguire.
"L'Austria ha un tasso di vaccinazione vergognosamente basso, la situazione pandemica è grave e non stiamo facendo questo passo alla leggera ma purtroppo è necessario", ha detto Schallenberg.
Dalla mezzanotte dunque in tutti i Laender austriaci sarà valida la 'regola delle 2G' che riguarderà persone vaccinate o guarite nei sei mesi. Le persone non vaccinate potranno andare a lavorare, fare passeggiate e fare la spesa. Sono esclusi dal lockdown i bambini sotto i dodici anni.
Chi non esibirà un certificato '2G', ovvero guarigione entro i sei mesi dal Covid-19 (genesen) o vaccinati (geimpft), potrà lasciare la propria casa solo per motivi che erano già noti dai precedenti tre lockdown: recarsi sul posto di lavoro, svolgere commissioni necessarie, svolgere attività motoria individuale e "soddisfare i bisogni religiosi fondamentali".
I singoli Laender potranno applicare misure più severe. Come indicato nel progetto del lockdown per i 'no vax', le restrizioni hanno lo scopo di "prevenire il crollo dell'apparato sanitario". La prima scadenza del lockdown per i 'no vax' sara' il 24 novembre ma poi dovrebbe essere prorogata.
"Sarà controllato in modo molto coerente e sarà sanzionato in modo molto coerente", ha dichiarato Schallenberg in merito al lockdown e ai controlli che ci saranno dalla mezzanotte. Chi non rispetterà le regole o si rifiuterà di essere controllato potrà essere sanzionato con una multa fino a 1450 euro. Contemplato anche l'arresto. Il ministro dell'Interno Karl Nehammer annuncia: "Tutti coloro che vivono in Austria da lunedì possono essere controllati dalla polizia quando entrano negli spazi pubblici". AGI