ANNO XVII Settembre 2023.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 08 Dicembre 2021 12:33

Alla Scala 12 minuti di applausi per Macbeth ma la regia divide.Ovazione per Mattarella

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Effetti speciali e scene ultramoderne non convincono tutti ma i cantanti sono entusiasti. Lunga ovazione per Sergio Mattarella e molti bis a lui rivolti.

 

Dodici minuti di applausi per il Macbeth che ha dato il via alla stagione della Scala, ma la regia firmata da Davide Livermore non convince tutti. Effetti speciali e incantesimi, cambi di scena e balli. Streghe che appaiono fra lampi e tuoni e fanno premonizioni di potere e morte. Sullo sfondo grattacieli, auto moderne ma anche spade antiche.

C’è tutto questo nel Macbeth di Livermore, con la direzione di Riccardo Chailly e un cast stellare (Anna Netrebko, Luca Salsi, da Francesco Meli a Ildar Abdrazakov) più che collaudato, molto amato dal pubblico. Per la soprano super star, di casa ormai alla Scala, gli applausi sono stati a scena aperta per le prime due arie. Lo stesso per Salsi, “straordinario” a detta del pubblico.

Mentre qualche ‘buuu’ è stato riservato alla regia onirica e psichedelica di Livermore, forse troppo moderna per il loggione. Una ‘critica’ che non è andata giù al regista che a fine spettacolo si è lasciato andare a uno sfogo mentre lasciava il Piermarini: “davvero pensate che io non sappia mettere i cavalli e le scene medioevali?”

La sua regia è stata difesa a oltranza anche dai cantanti. "Noi abbiamo dato il massimo per fare uno spettacolo nuovo e moderno che porta al futuro dell’opera. Se poi vogliamo guardare solo delle scene dipinte stiamo a casa ad ascoltare dei dischi che è meglio" ha detto il baritono Luca Salsi, che questa sera ha vestito i panni di Macbeth.

"Stare sul palco e cantare stando fermi come si faceva 30-40 anni fa non funziona più - ha aggiunto - ci sono tanti stimoli, serie tv e internet, il cinema: c’è bisogno che il pubblico si emozioni con noi e per farlo dobbiamo essere interpreti".

La regia di Livermore “è stata fantastica, straordinaria. E’ il nuovo mondo dell’opera” ha aggiunto la soprano Netrebko.

Un tributo agli orchestrali e al direttore Chailly è arrivato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nell’intervallo è andato a complimentarsi di persona, per la “grande interpretazione”, dicendosi sicuro che sarebbe finita con una “standing ovation”.

Anche una veterana dell’opera come la senatrice a vita Liliana Segre è stata entusiasta per le “grandi voci, la direzione d’orchestra e la regia”. Una Prima "visivamente e fisicamente molto bella" per l’étoile Roberto Bolle che sottolinea "la grande emozione per il ritorno in presenza".

A 'vestire' il teatro Giorgio Armani, partner della Prima, che ha realizzato il décor floreale del palco centrale e della sala del Piermarini. E proprio Re Giorgio, lo stilista italiano più famoso nel mondo, è stato con i suoi ospiti il protagonista del foyer.

Nutrito il parterre di ospiti. Tra i primi ad arrivare alla Scala, dove ha fatto gli onori di casa il sovrintendente del Teatro Dominique Meyer, in smoking proprio Giorgio Armani, accompagnato dalle nipoti Roberta e Silvana e dalle modelle Greta Ferro e Barbara Palvin, vestite con due creazioni Armani Privé. Poi anche il virologo Roberto Burioni, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e il cantautore Cesare Cremonini, accompagnato dalla mamma, anche lei in Armani.

Nel palco reale, assieme al Capo dello Stato Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, vestita in Armani, e al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana e il prefetto di Milano, Renato Saccone. Tra le presenze istituzionali anche la senatrice a vita e habitué della Scala, Liliana Segre.

Ricco il parterre degli invitati al Piermarini, tra big della finanza, ministri e vip, da Pier Carlo Padoan e Andrea Orcel, rispettivamente presidente e ceo di UniCredit, il presidente di Abi Antonio Patuelli, l'ex ad di Intesa Sanpaolo Enrico Cucchiani, Giovanni Bazoli, Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Diverse le presenze del mondo della politica, come il ministro della Cultura, Dario Franceschini e sua moglie Michela Di Biase, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e l'ex premier e senatore a vita Mario Monti con la moglie Elsa.

Tra gli invitati anche la presidente della Rai Marinella Soldi e l'Ad di viale Mazzini Carlo Fuortes. Nella lista degli ospiti i tre artisti italiani contemporanei di maggior successo: Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli e Gianmaria Tosatti. Con loro anche un altro grande nome dell'arte Italiana, Emilio Isgrò. Tra i vip spiccano poi il ballerino Roberto Bolle, il tenore Placido Domingo, il soprano Serena Gamberoni, il tenore Yusif Eyvazov e il compositore Fabio Vacchi e il cantante Manuel Agnelli con sua moglie. Molta mondanità presente, tra cui l'attrice Cristina Marino e suo marito l'attore Luca Argentero vestiti Armani, il conduttore Alessandro Cattelan e sua moglie Ludovica Saue.

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