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Lunedì, 28 Febbraio 2022 18:13

La Scala si schiera contro la guerra "insensata". E Sala esclude che Gergiev dirigerà 

Written by  Annalisa Cretella
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Il russo Valery Gergiev direttore d'orchestra Il russo Valery Gergiev direttore d'orchestra

Il maestro russo non ha preso le distanze da Putin.

Il Teatro alla Scala di Milano, prestigioso tempio della lirica internazionale, prende posizione contro questa "guerra insensata e brutale" e il sindaco Beppe Sala, che è anche presidente della Fondazione, passa un colpo di spugna sulla collaborazione con il grande maestro russo Velery Gergiev, che sarebbe dovuto salire sul podio il prossimo 5 marzo per La Dama di Picche. Il condizionale è superfluo in realtà perché "a questo punto" dopo giorni in cui il direttore non ha risposto all'appello del Comunee del sovrintendete scaligero Dominique Meyer affinchè prendesse le distanze dall'invasione, non ci son più margini.  

Sala, insieme al sovrintendente del Piermarini, Meyer, avevano chiesto a Gergiev di condannare in modo deciso l’invasione, pena la possibilità di esibirsi in teatro, dopo la prima dell’opera che si è tenuta il 23 febbraio, giorno prima dello scoppio del conflitto. “Il maestro non ha risposto”, ha detto Sala a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Iulm.

Io - precisa - non ho chiesto alcuna abiura ma una presa di distanza dalla guerra, che è una cosa un po’ diversa. Vedo che altre persone nel mondo artistico, tipo la Netrebko, si sono espresse in questo modo, e anche molti nel mondo dello sport”. “Io non voglio giudicare. Quello che so, ho chiesto un attimo fa al sovrintendente, è che Gergiev è ripartito, non ha risposto - spiega Sala - vedremo quello che succederà il 5 marzo quando si dovrebbe tenere il concerto, ma a questo punto non credo che ci sarà” il maestro vicino a Putin. AGI

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