La Russia ha ridotto il flusso di gas ma in questo momento "non bisogna temere nulla, bisogna solo temere l'inazione".
Lo ha detto l’ad di Eni Claudio Descalzi a Repubblica delle Idee 2022, spiegando che ora l'offerta è superiore alla domanda, che verrà soddisfatta grazie anche ad altri accordi con l'Algeria.
In questo momento mancano circa 30 milioni di metri cubi al giorno di gas russo - ha sottolineato Descalzi - però l'Italia riesce ad avere un'offerta di circa 200 milioni, a fronte di una domanda 150-160 milioni.
Intanto, "il gas algerino, attraverso i contratti firmati, è più che raddoppiato e in questo momento dà 64 milioni di cubi attraverso pipeline, 4 milioni attraverso Lng" e probabilmente arriveranno altri milioni "nelle prossime settimane attraverso altri accordi".
"L'ottimismo - ha spiegato l'ad di Eni - è fatto di azioni: per l'Italia la diversificazione è stato un principio importante".
Ed allora, "non dobbiamo allarmarci per cose che possono accadere tra 4-5 mesi, dobbiamo fare in modo oggi che queste cose non accadano".
Descalzi ha quindi ribadito la rilevanza degli stoccaggi: "dobbiamo riuscire ad avere almeno un 70-80% di stoccaggi per ottobre per far fronte alle punte" di domanda. Gli stoccaggi possono essere riempiti se avremo la rigassificazione, e per questo - ha dichiarato - è così importante.
Quanto all'ipotesi di un blocco totale delle forniture di gas russo, Descalzi ha affermato: "Penso che con l'azione forte che adesso sta guidando il governo, si possa superare l'inverno".
Nell'ipotesi peggiore, "dovremmo forzare ulteriormente l'arrivo di gas da altri Paesi ma comunque abbiamo una diversificazione che ci farà passare l'inverno. Questo è sicuro", ha concluso. AGI