ANNO XVII Dicembre 2023.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 27 Aprile 2023 16:53

Intervista al cantautore Giuseppe Cucè, in radio e in digitale con “Dimmi cosa vuoi”

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Giuseppe Cucè Dimmi cosa vuoi (ph-Giovanni-Mazzarà) Giuseppe Cucè Dimmi cosa vuoi (ph-Giovanni-Mazzarà)

Dimmi cosa vuoi” racconta come ognuno di noi un bel giorno comprende il significato della parola amore, quell’amore che la stessa parola fin troppe volte sdoganata lo banalizza al punto che vorresti coniare un nuovo termine per esprimerlo ed identificarlo. 

Giuseppe Cucè, in radio e in digitale con il nuovo singolo “Dimmi cosa vuoi”, si è raccontato a noi in questa piacevole intervista.

 

Ciao Giuseppe, benvenuto sulle pagine di Agorà Magazine. In radio e in digitale il tuo nuovo singolo “Dimmi cosa vuoi”. Puoi raccontarci come è nato il brano e del video che l’accompagna?

Questa canzone nasce principalmente dall’esigenza di raccontarsi, prende spunto dal mio vissuto e dalle mie esperienze personali, Dimmi cosa vuoi parla d’amore pur non menzionando mai la parola “Amore”,

perché nel raccontare l’amore spesso e volentieri si può cadere nei soliti stereotipi, per raccontare questo sentimento, non basterebbero frasi fatte e scontate, non basterebbe neppure la parola amore stessa, per

spiegare l’infinito racchiuso in pochi attimi o una vita intera un miliardo di parole amore non sarebbero sufficienti al punto che vorresti coniare un nuovo termine per rappresentarlo meglio.

Un giorno parlando con il regista Nanni Musiqo abbiamo immaginato l’atmosfera più adatta per questa canzone, prendendo spunto dai vecchi lungometraggi di registi come Scola, Monicelli, Visconti… è stato

facile arrivare al video partendo dal raccontarsi in un luogo non luogo, un posto di passaggio, una camera di albergo, dove iniziano e finiscono le nostre partenze, in un tempo sospeso e vissuto in meno di 24 ore. Ti

confronti con te stesso, ti metti in discussione, rifletti sul tuo percorso e ti prepari ai giorni futuri per afrontarli al meglio. Sorridi, piangi, balli davanti ad uno specchio, poi ti soffermi e rifletti, scrivi, pensi, immagini, programmi e definisci per poi ripartire.

 

Da quale idea nasce la scelta del titolo? Perché “Dimmi cosa vuoi”?

Nasce dal chiedere alla persona amata, ciò che più desidera senza aspettarsi nulla in cambio.

 

Cos’è cambiato dal singolo “La mia Dea”?

Dal singolo la mia Dea, a questo nuovo brano è stata un’evoluzione necessaria, un passaggio obbligato, come quando inizi a raccontarti partendo dalle radici del tuo percorso e continui con la tappa successiva del tuo viaggio.

 

Raccontaci di TRP Vibes. Come è nata la collaborazione?

Grazie a Riccardo Samperi di TRP Vibes posso dire di essere nato come artista, poi grazie a lui sono anche cresciuto, ci siamo incontrati tramite altri musicisti e con lui mi sono sentito sempre a casa. Il mio primo album La mela e il serpente è stato sicuramente il nostro matrimonio artistico, con Riccardo Samperi la mia musica è sempre stata rispettata, e anche io come artista.

 

Come nascono i tuoi brani? Scrivi prima la musica o prima i testi?

Non ho una regola, a volte sono le parole che scrivo a suggerirmi il suono, ma può succedere anche il contrario… principalmente una parola chiave apre un percorso, fa nascere un pensiero, un’idea… da li parte tutto.

 

Qual è il tuo più grande sogno musicale?

Sono abbastanza scaramantico, quindi quando il mio sogno si avvererà lo racconterò certamente in una nuova canzone.

 

Cosa dobbiamo aspettarci dopo questo brano?

Tanta musica ancora… sicuramente un altro singolo a breve per poi finire e pubblicare un intero progetto.

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