Sul Pnrr e sulle politiche di coesione "è giunto il momento della verità, anche rispetto alle scelte che devono essere compiute". Lo dice il ministro degli Affari europei, Sud, politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, intervenendo al convegno 'Agenda 2030 - Giovani lavoro futuro', organizzato a Napoli dalla fondazione Merita.
"Quando è stato affermato che i progetti del Pnrr, così come previsti, non potranno essere realizzati per giugno 2026 - spiega Fitto - pensavo di aver detto un'ovvietà, invece si è scatenato un dibattito. Questo non vuol dire perdere risorse, ma capire oggi, nel momento della revisione del Pnrr, come previsto dai regolamenti europei, come rimodulare gli interventi, facendo una verifica dettagliata di quelli che non si potranno realizzare entro giugno 2026".
"In questa fase nella quale si può proporre alla Commissione europea una rimodulazione, lo faremo per evitare di perdere queste risorse e rimodularle su altri tipi di interventi". A questo si aggiunge l'esperienza dei "fondi di sviluppo e coesione sui quali abbiamo predisposto una relazione sulla programmazione 2014 -2020 dalla quale emerge un quadro non entusiasmante con solo il 34% di spesa dopo nove anni".
Il ministro ritiene necessario "modificare questo sistema e mettere in relazione la programmazione della Coesione con quella del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo stiamo facendo e io sono convinto - conclude - che si possa fare un buon lavoro nei prossimi mesi, d'intesa con la Commissione europea e con l'intero sistema istituzionale".