ANNO XIX Marzo 2025.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 04 Settembre 2023 07:43

Erdogan vola in Russia per rinnovare l'accordo sul grano

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Putin ed Erdogan Putin ed Erdogan

In giornata il presidente turco incontrerà Putin a Sochi per sbloccare le esportazioni di grano ucraino attraverso il Mar Nero in tempo per il raccolto autunnale. 

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sarà oggi in Russia per discutere con Vladimir Putin la ripresa dell'accordo sulle esportazioni di grano ucraino attraverso il Mar Nero in tempo per il raccolto autunnale.I colloqui si svolgeranno a Sochi, nella Russia sudoccidentale. Il primo incontro di Erdogan con Putin da ottobre avviene mentre le forze russe cercano di contenere una controffensiva da Kiev che comincia a mostrare risultati promettenti dopo tre mesi di combattimenti sul fronte meridionale.

Il presidente turco spera che i colloqui sul trasporto dei cereali possano diventare un trampolino di lancio per negoziati di pace più ampi tra Kiev e Mosca. Erdogan è uno dei pochi leader della Nato a mantenere rapporti con Putin.

La loro relazione stretta ma a volte tumultuosa sembra essere diventata più forte da quando la Russia ha lanciato l''operazione militare speciale' in Ucraina nel febbraio 2022. La decisione di Putin di tagliare e rinviare i pagamenti turchi per il gas russo ha contribuito ad attenuare gli effetti della crisi economica che è quasi costata a Erdogan la rielezione a maggio.

Da parte sua, Istanbul ha deciso di non aderire alle sanzioni occidentali contro Mosca ed è diventata luogo privilegiato per l'accesso dei russi a diversi prodotti e servizi. Erdogan, tuttavia, ha di recente irritato Mosca per aver fornito armi all'Ucraina sostenendo la sua ambizione di aderire alla Nato.

La Russia si è ritirata a luglio dall'accordo che consentiva il trasporto marittimo del grano ucraino, fondamentale per l'approvvigionamento alimentare mondiale, criticando il fatto che l'invio sul mercato internazionale dei propri prodotti agricoli e fertilizzanti fosse ostacolato dalle sanzioni occidentali. Da allora la Russia ha minacciato di attaccare le navi che lasciano i porti ucraini nel Mar Nero. Ha inoltre intensificato i bombardamenti sulle infrastrutture portuali ucraine. Per quanto riguarda il ritorno all'accordo sui cereali, "esiste ormai un processo basato su una migliore comprensione e una migliore risposta alle richieste della Russia", ha stimato il capo della diplomazia turca Hakan Fidan, che giovedì si è recato a Mosca per preparare la visita del presidente.

La soluzione al trasporto di cereali nel Mar Nero "dipende dai Paesi occidentali che devono mantenere le loro promesse", ha affermato all'inizio di agosto Erdogan, alludendo alle richieste di Mosca. Kiev è alla ricerca di partner per incrementare le esportazioni, anche attraverso il Mar Nero.

L'Ucraina ha recentemente inviato quattro navi per testare una nuova rotta marittima che entra solo brevemente nelle acque internazionali e segue in gran parte quelle controllate dai membri della Nato. Da parte sua, Mosca ha formulato una propria proposta basata sull'invio gratuito di generi alimentari in Africa e di cereali a prezzo ridotto da trasformare in Turchia grazie a un contributo finanziario del Qatar. Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha respinto la nuova proposta del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, di riprendere l'accordo sull'esportazione di grano ucraino. "Non ci sono ancora garanzie in questa proposta, solo promesse", ha tagliato corto. AGI

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