Gli incendi fuori controllo da giorni in Cile, nella regione centrale di Valparaíso, possono aver causato "fino a 16 morti", distrutto 6.000 ettari di bosco e 1.100 case: lo ha detto ai giornalisti la notte scorsa (la mattina italiana), la ministra dell'Interno Carolina Tohá.
Intanto il governo ha imposto il coprifuoco mattutino in quattro località, oltre a dichiarare lo stato di emergenza per le province di Valparaíso e Marga Marga.
Tohá ha riconosciuto che "ancora non c'è certezza sulla quantità di morti prodotta dagli incendi forestali", ma che "esistono due rapporti preliminari che parlano di dieci e 16 vittime". Un bilancio certo dei morti e dei danni, ha aggiunto, potrà essere fornito dopo la riunione mattutina del Comitato di gestione del rischio di disastri (Cogrid), in presenza del contrammiraglio Daniel Muñoz, designato capo della Difesa nazionale in questa emergenza.
Infine la ministra ha indicato che per facilitare il lavoro dei vigili del fuoco e delle squadre di soccorso è stato disposto a partire da oggi il coprifuoco mattutino (8:00-12:00) in quattro località: Limache, Quilpué, Villa Alemana e Viña del Mar.