Debutta domani il ticket di ingresso a Venezia. Si tratta di un "biglietto" (un contributo d'accesso) finalizzato a controllare le grandi ondate di turisti "mordi e fuggi" che si registrano soprattutto in alta stagione. Per il momento il calendario comunale ha fissato 29 giornate in cui l'ingresso alla città lagunare sarà a pagamento. Ma le esenzioni sono molte.
Chi può non pagarlo
Il contributo d'ingresso sarà richiesto infatti solo ai turisti giornalieri non residenti in Veneto che non pernottano in hotel, affittacamere e B&B in città (che pagano già la tassa di soggiorno) e avrà un importo di 5 euro a persona. Esentati dal pagamento chi si recherà a Venezia dalle 16 alle 8.30 del mattino o chi visiterà le isole minori, cosi' come i minori di 14 anni, disabili e relativi accompagnatori. Deroghe sono previste anche coniugi, conviventi e parenti dei residenti in Veneto fino al terzo grado e anche per chi, senza legami di parentela, si rechi in visita a persone residenti e domiciliate nella città o nelle isole minori, per i lavoratori e lavoratrici (dipendenti o autonomi), per gli studenti e studentesse di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in città antica o nelle isole minori e tutti i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l'Imu nel Comune di Venezia.
Come si paga
Il pagamento avverrà attraverso la piattaforma online (http://cda.ve.it) dove sarà possibile ottenere un QR Code da esibire in caso di controlli ma sarà anche possibile acquistare un tagliando nelle tabaccherie di tutta Italia.
Cosa si rischia
La multa per chi fosse trovato non in regola con il biglietto va da 50 euro a 300 euro. Rischia invece una denuncia penale chi venisse scoperto a dichiarare il falso per ottenere l'esenzione.
Cadono pezzi di cemento armato dal campanile di San Marco
Cadono pezzi di cemento armato dal Campanile di San Marco a Venezia. Si sarebbero staccati dalla cima. Sono in corso accertamenti per capire l'origine dell'evento. Dalla sommità sarebbe caduto materiale utilizzato nel 1902 per ricostruire l'intelaiatura interna della cuspide della torre, come spiega il quotidiano il Gazzettino. Secondo l'architetto Mario Piana, proto della Procuratoria di San Marco, non ci sarebbero pericoli immediati o a medio termine. Gli esperti sono al lavoro per progettare un intervento di consolidamento che metta al sicuro la struttura con quel materiale utilizzato a inizio del 900. Materiale che a quell'epoca era ritenuto all'avanguardia. AGI