Se i Paesi occidentali vogliono risolvere la crisi ucraina sul campo di battaglia, allora Mosca e' pronta. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov durante il dibattito nel Consiglio della Federazione, la 'camera alta' del Parlamento, sul rimpasto di governo attuato da Vladimir Putin. "E' un loro diritto, se vogliono essere sul campo di battaglia, saranno sul campo di battaglia", ha aggiunto il diplomatico. Lavrov ha anche ribadito che la conferenza sull'Ucraina in Svizzera prevista per giugno e alla quale la Russia non e' stata invitata, si riduce solo alla stesura di un ultimatum a Mosca.
Le forze russe avanzano a Kharkiv. "Vovchansk sta diventando la nuova Bakhmut"
Le forze russe continuano la loro avanzata attraverso l'Ucraina nord-orientale, conquistando una serie di piccoli insediamenti lungo il confine e costringendo le truppe ucraine a ritirarsi da alcune posizioni. Questa, secondo quanto riferiscono sia fonti militari russe che ucraine, la situazione al fronte nel conflitto tra Mosca e Kiev. Il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che le sue truppe hanno occupato altri quattro villaggi (Gatische, Krasnoye, Morokhovets e Oleinkovo) che si trovano a nord di Kharkiv, la seconda città più grande dell'Ucraina, a seguito della nuova offensiva lanciata venerdì scorso. Le stesse forze armate ucraine ammettono che l'esercito russo sta avanzando con forza dal confine russo-ucraino verso Kharkiv.
"Oggi, durante i pesanti combattimenti, i nostri difensori sono stati costretti a ritirarsi da alcune altre posizioni e un altro insediamento è passato completamente sotto il controllo russo", ha detto Hostri Kartuzy, membro delle forze speciali ucraine. I vertici di Kiev hanno deciso di sostituire il comandante delle forze ucraine di Kharkiv. "Secondo la decisione della leadership militare, dall'11 maggio il generale di brigata Mykhailo Drapatoy è stato nominato comandante del gruppo tattico operativo delle truppe 'Kharkiv'", si legge nella nota citata dal sito di notizie. Drapaty, che sostituisce il generale Yuriy Galushkin, rimane anche nella carica di vice capo di stato maggiore delle forze armate ucraine. Il nuovo capo del fronte di Kharkiv, fino a gennaio di quest'anno è stato a capo del gruppo operativo "Kherson". È conosciuto come uno dei comandanti che guidarono la liberazione della riva destra della regione di Kherson nel 2022. A febbraio è stato nominato vice capo di stato maggiore per l'addestramento militare.
Secondo il generale Oleksandr Syrsky, comandante militare dell'esercito ucraino, la situazione nella regione di Kharkiv è "significativamente peggiorata" la scorsa settimana, anche se i tentativi russi di sfondare le linee difensive ucraine finora non hanno avuto successo. Le truppe ucraine, in inferiorità numerica e senza armi, sono già al limite nel tentativo di difendere un fronte di 600 miglia che va dal sud di Kharkiv alla città di Kherson sul Mar Nero. Con l'apertura di un nuovo fronte a nord di Kharkiv, l'esercito russo mira ad allungare ulteriormente le linee ucraine e a rendere più facile lo sfondamento in alcuni punti, dicono gli esperti militari citati dal New York Times.
"I russi hanno capito, proprio come molti analisti, che il principale svantaggio di cui soffre attualmente l'Ucraina sono gli uomini", ha affermato Franz-Stefan Gady, un analista militare residente a Vienna. "Assottigliando la prima linea, aumenti le probabilità di una svolta". Gady e altri esperti hanno affermato che l'obiettivo immediato della nuova offensiva russa è quello di costringere l'esercito ucraino a ritirare le truppe a sud di Kharkiv, in particolare intorno alla città merlata di Chasiv Yar, una roccaforte strategica ucraina nel sud-est della regione di Donetsk.
Il capo della polizia, Vovchansk sta diventando la nuova Bakhmut
La città di Vovchansk nella regione di Kharkiv si sta "trasformando" in Bakhmut o Maryinka a causa dei continui attacchi aerei dei russi. Lo ha dichiarato il capo della polizia della regione di Kharkiv, Volodymyr Tymoshko, come riferisce RBC-Ucraina. Nei tre giorni trascorsi dall'inizio dell'offensiva russa, Vovchansk "ha sofferto come non soffriva dal 2022", ha detto Tymoshko: in particolare, i russi utilizzano un gran numero di bombe aeree guidate per attaccare la citta'. "Si tratta di una bomba del peso di 250 o anche 500 chilogrammi, che può demolire un edificio a piu' piani. In un certo senso, Vovchansk si sta trasformando in Bakhmut o Maryinka", ha sottolineato. Secondo Tymoshko l'obiettivo del nemico non è solo l'esercito ucraino, ma anche la polizia e i soccorritori. Pertanto, i veicoli blindati sono coinvolti nell'evacuazione dei civili. Secondo il capo della polizia della regione di Kharkiv, i russi usano la tattica della terra bruciata, quando un determinato territorio viene bombardato con artiglieria e cannoni antiaerei prima dell'ingresso delle truppe.
Colpita Belgorod
È di 15 morti il bilancio definitivo delle vittime del crollo di un edificio residenziale nella città russa di Belgorod. Lo riporta l'agenzia Tass. La città e i suoi sobborghi - riferisce l'organo di stampa - "sono stati oggetto di massicci bombardamenti da parte delle forze armate ucraine il 12 maggio. Frammenti di un missile tattico Tochka-U abbattuto hanno danneggiato un edificio residenziale di 10 piani, facendo crollare una delle sue sezioni". AGI