ANNO XVIII Dicembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 28 Ottobre 2024 14:09

Dossieraggi, anche il nome di Enrico Mentana nelle intercettazioni. Meloni: "Dossieraggi intollerabili. Spiano Arianna per colpire me"

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Enrico Mentana Enrico Mentana

Il direttore del Tg di La7 nelle conversazioni tra gli investigatori della Equalize. Dialoghi confusi e frasi lasciate incomplete, gli inquirenti indagano per capire se il giornalista fosse nell'elenco dei soggetti spiati, come La Russa, Mattarella e molti altri. La premier si aspetta che "la magistratura vada avanti fino in fondo" per quelle attività cominciate "già alla fine del governo Draghi quando si capiva che sarei potuta andare io" a Palazzo Chigi. E cita la sorella che "non ha le tutele che posso avere io". 

Nelle loro conversazioni gli investigatori della 'Equalize' fanno riferimento anche al direttore del TgLa7 Enrico Mentana. Non è chiaro se il nome del giornalista venga fatto come esempio di personaggio noto appetibile per il gruppo di investigatori oppure se ci sia un interesse concreto. Il dialogo intercettato è tra Giulio Cornelli, uno degli arrestati, e l'hacker Nunzio Samuele Calamucci, anche lui ai domiciliari. La conversazione appare piuttosto confusa. I due parlano delle difficoltà a intercettare alcune categorie di 'bersagli'. 

Cornelli "spiega altresì che, secondo quanto riferitogli dal 'ragazzo giù che si estrapola ste robe qua', su alcune categorie di persone, quando si esegue l'accesso allo SDI, scatta un alert. A me l'unica cosa che... il... il ragazzo giù che si estrapola ste robe qua, che mi ha detto che c'ha quelle due o tre categorie che non può fare...". Calamucci dice: "I politici...", e Cornelli osserva: "...se no gli parte l'alert, quindi i politici nazionali, uomini di interesse...Mentana ad esempio quella roba lì gli parte l'alert". 

Giorgia Meloni

Meloni: "Dossieraggi intollerabili. Spiano Arianna per colpire me"

"Le inchieste dicono che il dossieraggio su di me è cominciato già alla fine del governo Draghi quando si capiva che sarei potuta andare al governo. Sulla vicenda dei dossieraggi mi aspetto che la magistratura vada fino in fondo, perché, nella migliore delle ipotesi, alla base di questo lavoro c'era un sistema di ricatto ed estorsione, ma nella peggiore siamo davanti al reato di eversione. Nessuno Stato di diritto può tollerare una cosa del genere". Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell'ultimo libro di Bruno Vespa, 'Hitler e Mussolini. L'idillio fatale che sconvolse l'Europa (e il ruolo centrale dell'Italia nella nuova Europa)'. 

"Credo che si accaniscano su Arianna perché non ha le tutele che posso avere io, ma colpire lei è come colpire me. Purtroppo per loro, hanno a che fare con un'altra persona che non ha scheletri nell'armadio". Giorgia Meloni, sempre nell'ultimo libro di Vespa, ripercorre le ultime vicende che hanno toccato la sorella. "Quando è uscita questa notizia, mia sorella mi ha mandato la foto dell'estratto del suo conto in banca. C'erano 2100 euro. Mi ha scritto: 'Se me l'avessero chiesto, lo avrei detto io quanto avevo sul conto', con la faccina che ride", aggiunge.

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