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Martedì, 29 Ottobre 2024 22:12

Elezioni in Liguria, chi ha vinto e chi ha perso

Written by  Alberto Di Majo
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Il sindaco di Genova conquista la presidenza della regione e mostra al centrodestra che la forza di un candidato non è nella fedeltà ai partiti. L'ex guardasigilli affondato dal tracollo del M5s, lacerato dallo scontro tra Conte e Grillo.

È stato un testa a testa tra Marco Bucci(centrodestra) e Andrea Orlando (centrosinistra). Alla fine il nuovo governatore della Liguria è l’ex sindaco di Genova che, all’inizio della corsa, non voleva nemmeno candidarsi. È stato merito di Giorgia Meloni averlo convinto a tornare in pista. La premier ottiene anche un’indicazione preziosa: un candidato forte, benché non organico ai partiti, è decisivo. Torna il vecchio adagio spesso dimenticato - o rimosso - dai politici: meglio bravi che fedelissimi. Non è scontato, visti i precedenti. 

Oltre a Bucci e Meloni, vince il sindaco di Imperia Claudio Scajola: nel suo territorio i risultati del centrodestra sono i migliori di tutta la regione. E con lui vince Forza Italia, che a quest’ora, secondo tanti osservatori, sarebbe dovuta essere un ricordo. Vince la compattezza di una coalizione che, nonostante divisioni e liti, si è fatta trovare pronta per la competizione elettorale. In particolare, vince FdI, che cresce ed è il secondo partito dopo il Pd (vanno considerati però i buoni risultati delle liste civiche). Vince anche il leader della Lega Matteo Salvini che, seppure di misura, porta a casa il derby con Forza Italia. Vince, anzi trionfa, purtroppo, l’astensionismo, che va oltre il 50 per cento.

Il centrosinistra ha di che riflettere. Perde il M5s, che non tocca nemmeno il 5%, un tracollo. Quanto sono lontani i tempi in cui i pentastellati erano il primo partito italiano con quasi il 34%! Sembra passata un’era geologica. Il redivivo bipolarismo e l’inevitabile alleanza con il Pd stritolano il MoVimento. Il resto lo fanno Conte e il genovese Grillo, da mesi impelagati in un’inestricabile resa dei conti. E se Iv di Renzi recrimina di essere stata esclusa, proprio per il veto dell’avvocato del popolo, dalla coalizione di Orlando, va tenuto presente che in politica 2+2 non fa mai 4. Bonelli e Fratoianni rivendicano di essere il secondo partito della coalizione, dietro un Pd che ha ottenuto un ottimo risultato ma l’esito del voto non lascia al centrosinistra altre emozioni.  AGI

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