"In conformità con le direttive del livello politico e a seguito di una valutazione della situazione svoltasi questa sera, l'IDF ha avviato una serie di azioni volte a migliorare la risposta umanitaria nella Striscia di Gaza e a confutare la falsa accusa di carestia deliberata nella Striscia di Gaza", lo annuncia su Telegram l'esercito israeliano.
Sabato l'IDF ha ripreso i lanci aerei di aiuti umanitari, "nell'ambito degli sforzi in corso per consentire e facilitare l'ingresso di aiuti a Gaza. L'operazione di lancio di aiuti umanitari sarà condotta in coordinamento con le organizzazioni umanitarie internazionali e l'IDF, guidata dal COGAT e dall'IAF. I lanci includeranno sette pallet di aiuti contenenti farina, zucchero e cibo in scatola, forniti dalle organizzazioni internazionali. Inoltre, è stato deciso che saranno istituiti corridoi umanitari designati per consentire la circolazione sicura dei convogli ONU che consegnano cibo e medicine alla popolazione".
"L'IDF è pronta a implementare pause umanitarie nelle aree densamente popolate e continuerà a operare per smantellare le infrastrutture terroristiche ed eliminare i terroristi nelle aree di attività". secondo la nota dell'esercito "solo questa settimana sono stati scaricati oltre 250 camion di aiuti umanitari, che si sono aggiunti a centinaia di camion in attesa ai valichi di frontiera per essere ritirati dalle Nazioni Unite e dalle organizzazioni internazionali".
"Inoltre, circa 600 camion sono stati distribuiti dalle Nazioni Unite e dalle organizzazioni internazionali. Le IDF, tramite COGAT, continueranno a coordinarsi con le organizzazioni internazionali per recuperare il contenuto di centinaia di camion non ancora ritirati. In linea con una decisione del livello politico, le IDF, tramite COGAT e in coordinamento con la Israel Electric Corporation, hanno collegato la linea elettrica da Israele all'impianto di desalinizzazione".
"Si prevede che ciò fornirà circa 20.000 metri cubi d'acqua al giorno, rispetto ai 2.000 metri cubi forniti finora, per servire circa 900.000 residenti nella zona.Le IDF sottolineano che non c'è carestia nella Striscia di Gaza; questa è una falsa campagna promossa da Hamas. La responsabilità della distribuzione di cibo alla popolazione di Gaza ricade sulle Nazioni Unite e sulle organizzazioni umanitarie internazionali. Pertanto, ci si aspetta che le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali migliorino l'efficacia della distribuzione degli aiuti e garantiscano che non raggiungano Hamas. L'IDF sottolinea che le operazioni di combattimento non sono cessate. Continueremo a operare nella Striscia di Gaza per riconsegnare tutti gli ostaggi e sconfiggere l'organizzazione terroristica di Hamas, sia in superficie che in profondità".
L'ingresso dei camion
Dopo la pausa umanitaria di 10 ore nei combattimenti stabilita da Israele in alcune zone di Gaza, camion carichi di aiuti stanno entrando dall'Egitto nella Striscia. Lo ha riferito l'emittente egiziana al Qahera News.
I tir carichi di cibo e generi di prima necessità sono passati dal valico di Kerem Shalom, nel sud di Gaza, secondo i post e i video pubblicati sui social mdia.
Givr, escluso da discussione su aiuti perché contrario
Il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha dichiarato di essere stato escluso dalla telefonata tra il primo ministro Benjamin Netanyahu e alcuni alti membri del gabinetto tenutasi questa mattina, in cui si è deciso che Israele avrebbe aumentato e migliorato il flusso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, lo scrtive il Times of Israel. Gvir sostiene che un funzionario dell'ufficio del primo ministro gli ha comunicato in seguito che il motivo per cui era stato escluso dalla chiamata, presumibilmente insieme al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, era che il primo ministro non voleva disturbarlo durante lo Shabbat.
Il parlamentare ultranazionalista ritiene che la vera ragione della sua esclusione sia stata la sua più volte espressa opposizione all'invio di aiuti umanitari a Gaza, in qualsiasi forma. Sostiene che aumentando gli aiuti a Gaza, Israele si sta "arrendendo alla falsa campagna di Hamas" di carestia e fame nell'enclave palestinese e sta "mettendo in pericolo i soldati delle IDF".
"L'unico modo per vincere la guerra e restituire gli ostaggi è bloccare completamente gli aiuti 'umanitari', occupare l'intera Striscia e incoraggiare la migrazione volontaria", afferma Ben Gvir. Secondo Ynet, il ministro della sicurezza nazionale ha anche detto al funzionario del PMO di sapere che Netanyahu "non voleva coinvolgerci nella conversazione in modo che non potessimo dirvi cosa pensiamo.
Secondo il quotidiano, Hamas "approfittera'" della decisione di Israele di aprire corridoi umanitari che consentano alle Nazioni Unite di distribuire aiuti in modo sicuro attraverso Gaza e opererà al loro interno. "Non mi avete incluso nella conversazione perché sapevate che ero contrario", avrebbe ribadito. "È una cosa estremamente grave". AGI

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