ANNO XIX Novembre 2025.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 15 Settembre 2025 16:28

Centinaia di carri armati alle porte di Gaza City. E Hamas sposta gli ostaggi in superficie

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 I palestinesi sfollati si spostano con i loro effetti personali verso sud su una strada nell'area del campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale I palestinesi sfollati si spostano con i loro effetti personali verso sud su una strada nell'area del campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale

L'esercito israeliano pronto all'offensiva di terra, la mossa del movimento islamista. Botta e risposta Trump-Netanyahu sul raid in Qatar.

Le IDF hanno completato gli ultimi preparativi per l'offensiva terrestre a Gaza, radunando centinaia di carri armati, veicoli di trasporto truppe e bulldozer lungo il confine settentrionale della Striscia. Lo riporta Ynet, secondo cui unità di fanteria regolare guideranno l'incursione, supportate dalle brigate già operative sui fianchi della città. L'operazione, chiamata 'Carri di Gedeone II' si svolgerà gradualmente, con le brigate di combattimento che stringono un anello attorno alla città, riporta ancora Ynet. Tuttavia l'esercito israeliano ha avvertito i leader politici di non aspettarsi risultati rapidi: i comandanti prevedono almeno tre o quattro mesi di combattimenti e non credono che Hamas si arrenderà, anche se Israele conquistasse zone chiave di Gaza City

Hamas e gli ostaggi

Hamas ha trasferito gli ostaggi in superficie, in case e tende, per impedire all'esercito di operare in determinate aree in vista dell'operazione israeliana per conquistare Gaza City. Secondo quanto riferito da fonti palestinesi a Gaza all'emittente pubblica Kan, la madre dell'ostaggio Guy Gilboa-Dalal è stata informata che suo figlio è ora prigioniero in superficie a Gaza City, dopo che il gruppo terroristico aveva pubblicato la scorsa settimana un video in cui lo si vedeva sul sedile posteriore di un'auto.

Trump, "il Qatar un grande alleato"

Il presidente Donald Trump, intanto, ha mandato indirettamente un messaggio al premier Israeliano Benjamin Netanyahu, definendo il Qatar un "grande alleato". Il commento, fatto parlando con i giornalisti, è arrivato due giorni dopo la cena con il premier qatarino, l'emiro Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, per ricucire i rapporti dopo la crisi innescata dall'attacco di Israele ad Hamas a Doha.

"Loro sono un grande alleato - ha detto Trump - molta gente non capisce cosa sia il Qatar, ma il Qatar è un grande alleato. Tra l'altro conducono una vita difficile perché sono proprio in mezzo a tutto, per cui devono essere politicamente corretti in un certo senso, ma vi dico che sono un grande alleato per gli Stati Uniti". Rispondendo a un'altra domanda, il presidente ha detto che il "Qatar deve fare qualcosa con Hamas", facendo eco all'appello di Israele che aveva chiesto di rompere le relazioni con l'organizzazione paramilitare palestinese.

Netanyahu: "L'attacco in Qatar una decisione indipendente di Israele, immensa iprocrisia condannarlo"

La decisione di Israele di agire contro la leadership di Hamas in Qatar è stata una "decisione del tutto indipendente". Lo ha ribadito il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante una conferenza stampa con il segretario di Stato Usa, Marco Rubio. "Ci assumiamo la piena responsabilità", ha detto.
"Siamo concentrati su ciò che accadrà in seguito", ha aggiunto Rubio riferendosi all'attacco israeliano a Doha della scorsa settimana. Netanyahu ha bollato come "enorme ipocrisia" le critiche a Israele per l'attacco. Netanyahu ha sottolineato la risoluzione Onu approvata dopo l'11 settembre, secondo cui nessun Paese può ospitare terroristi. "Non si ha sovranità quando si fa da base ai terroristi", ha detto in occasione dell'incontro con il segretario si Stato americano, Marco Rubio. AGI

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