Il Parlamento europeo ha approvato la conferma dell’immunità per Ilaria Salis, con lo scarto di un voto. A favore 306, contrari 305 e astenuti 17. I votanti sono stati 628.
L'europarlamentare di Avs esulta. "Siamo tutte antifasciste", scrive sui social dove pubblica una sua immagine che la ritrae in piedi in Aula con il pugno alzato.
Salis: "Vittoria per la democrazia"
"Questo voto è una vittoria per la democrazia, lo Stato di diritto e l'antifascismo. Questa decisione dimostra che la resistenza funziona. Dimostra che, quando rappresentanti eletti, attivisti e cittadini difendono insieme i valori democratici, le forze autoritarie possono essere affrontate e sconfitte", ha commentato in una nota l'eurodeputata di Avs. "La lotta è tutt'altro che finita. Le minacce permangono e continuare a lottare è essenziale. Tutti gli attivisti antifascisti presi di mira per aver sfidato l'autoritarismo e le forze fasciste devono essere difesi. Maja deve essere immediatamente riportata a casa e processata in Germania. Ribadisco anche la mia richiesta di essere processata in Italia. L'Europa deve continuare a difendere i suoi valori, non solo a parole, ma con i fatti. Siamo Tutti Antifascisti", ha concluso Salis.
Il portavoce di Orban: "Una terrorista, suo posto in prigione"
"Grazie al voto odierno dei suoi compagni del Parlamento europeo, Ilaria Salis rimane al riparo dalla punizione che le spetta. Il suoposto è in prigione, non in Parlamento. Non dimentichiamo chi è veramente Salis: una violenta attivista Antifa arrivata in Ungheria per dare la caccia agli oppositori politici nelle strade, a colpi di martello". Lo scrive su X il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs.
"Non dimentichiamolo: la stessa élite di Bruxelles che protegge estremisti come Salis sta ora lavorando per isolare Israele. L'Ungheria continua a sostenere fermamente Israele e rifiuta qualsiasi forma di sostegno al terrorismo. Diciamo no all'antisemitismo, al terrorismo e all'agenda radicale di estrema sinistra che minaccia la pace e la sicurezza dell'Europa", aggiunge.
"Nei giorni scorsi, Ilaria Salis si è unita al carrozzone dell'attivismo per la Flotilla, ripetendo a pappagallo le più vili calunnie contro Israele, definendolo un "regime genocida e di apartheid" e persino accusandolo di torturare Greta Thunberg. Questa è la classica propaganda terroristica dalla bocca di un terrorista", afferma il portavoce. "Salis non difende i diritti umani. È un estremista radicale che glorifica la propaganda terroristica e maschera la barbarie di Hamas con il termine 'attivismo' e 'difesa dei diritti umani'", conclude.
Salvini: "Qualcuno del centrodestra ha votato per l'immunità, vergogna"
"Accusata di lesioni aggravate potenzialmente letali e altre condotte criminose in concorso con altri, all'interno di un'organizzazione criminale. Ma col trucchetto del voto segreto, richiesto dai gruppi di sinistra, anche qualcuno che si dice di 'centrodestra' ha votato per salvare la signora Salis dal processo. Vergogna!", ha commentato Matteo Salvini sui social network.
Tajani: "Non accettiamo calunnie e insulti"
A stretto giro arriva la secca replica di Antonio Tajani che, interpellato a margine di un convegno alla Camera, risponde al post del leader leghista. "Le calunnie noi non le accettiamo, gli insulti non li accettiamo, non c'è nessuno che tradisce e nessuno che fa giochi strani", afferma il segretario di Forza Italia.
"Non rispondo, le chiacchiere stanno a zero, contano i fatti, contano i risultati elettorali, oggi Forza Italia è la seconda forza del centrodestra, quindi vuol dire che i cittadini credono in quello che diciamo noi", prosegue Tajani sottolineando che "noi siamo sempre stati leali e coerenti, abbiamo detto quale era la linea del voto, poi nello scrutinio segreto ci sono 700 e più parlamentari che votano".
Per il leader azzurro "quando si usano queste piccole cose per cercare qualche voto in più, significa che poi i voti si perdono, lo abbiamo visto nelle Marche, lo abbiamo visto in Val d'Aosta, lo abbiamo visto in Calabria. Io credo che il centrodestra debba preoccuparsi di prendere voti all'esterno e non fare polemiche all'interno". AGI

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