ANNO XIX Novembre 2025.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 08 Ottobre 2025 15:52

Hamas: "Scambiate liste di ostaggi e prigionieri con Israele, c’è ottimismo"

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Witkoff e Kushner in Egitto per colloqui su Gaza. Al-Sisi: "Segnali molto incoraggianti dai mediatori, aspetto Trump per eventuale firma"

Scambio di liste di ostaggi e prigionieri tra Hamas e Israele. Queste le ultime notizie che arrivano oggi mercoledì 8 ottobre sui negoziati che si svolgono in Egitto. "Liste di prigionieri per i quali viene richiesto lo scambio, basate su criteri e numeri concordati, sono state scambiate" tra le parti, ha affermato l'esponente di Hamas Taher Nunu.

Secondo quanto reso noto da Nunu - scrive il Times of Israel - i colloqui sono incentrati sui meccanismi per mettere fine alla guerra e per il ritiro delle forze israeliane: "I mediatori stanno facendo grandi sforzi per rimuovere ogni ostacolo all'attuazione di un cessate il fuoco e c'è uno spirito di ottimismo in tutti".

Oggi a Sharm el Sheick sono arrivati l'inviato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero e consigliere per il Medio Oriente, Jared Kushner per partecipare ai colloqui. Witkoff e Kushner sono stati gli ideatori del piano in 20 punti di Trump, che prevede, tra le altre condizioni, un ritiro graduale di Israele e il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti entro 72 ore dall'inizio di una tregua.

Prima di partire i due hanno incontrato il presidente Donald Trump il quale ieri ha dichiarato che esiste una "reale possibilità" di un accordo di pace a Gaza. "C'è una reale possibilità che possiamo fare qualcosa", ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale parlando insieme al primo ministro canadese Mark Carney e aggiungendo c

 

Media: "Hamas chiede i corpi di Yahya e Muhammad Sinwar"

Hamas, secondo il Wall Street Journal che cita mediatori arabi, avrebbe chiesto la restituzione dei corpi di Yahya Sinwar, l'ideatore dell'attacco del 7 ottobre, e di suo fratello Muhammad, anch'egli eliminato dopo aver assunto il ruolo di leader dell'organizzazione nella Striscia di Gaza.

Secondo quanto ha detto il principale negoziatore del gruppo islamista, Khalil El-Hayya, Hamas "vuole garanzie dal presidente Donald Trump e dai Paesi sponsor che la guerra finirà una volta per tutte". "Non ci fidiamo dell'occupazione, nemmeno per un secondo", ha dichiarato al media egiziano Al-Qahera News, riferendosi a Israele. "L'occupazione israeliana nel corso della storia non mantiene le sue promesse, e lo abbiamo sperimentato due volte in questa guerra. Pertanto, vogliamo garanzie reali", ha continuato, accusando Israele di aver violato due cessate il fuoco nella guerra in corso.

Al-Sisi: "Segnali molto incoraggianti dai mediatori, aspetto Trump per eventuale firma"

Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi ha reso noto di aver ricevuto messaggi "molto incoraggianti" dai mediatori sui negoziati in corso per arrivare a un accordo tra Israele e Hamas. "Ieri le delegazioni di Qatar, Egitto e gli inviati del presidente Trump sono arrivati a Sharm el Sheikh e i messaggi che ho ricevuto da loro sono molto incoraggianti", ha dichiarato nel corso di un evento al Cairo. Al-Sisi ha sottolineato "lo sforzo instancabile" dell'Egitto per mettere fine alla guerra e ha espresso ripetutamente il suo apprezzamento per gli sforzi di Trump.

"Un cessate il fuoco, il ritorno dei prigionieri e dei detenuti, la ricostruzione di Gaza e l'avvio di un processo politico pacifico che porti alla creazione e al riconoscimento dello Stato palestinese significano che siamo sulla strada giusta verso una pace e una stabilità durature", ha detto, invitando poi il presidente americano in Egitto per firmare di persona un accordo su Gaza, se tale accordo verrà raggiunto.

Erdogan: "Hamas ha chiaramente dimostrato il suo impegno per la pace"

Hamas ha "chiaramente dimostrato il suo impegno per la pace rispondendo in modo molto positivo al piano di pace di Trump", ha detto dal canto suo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un discorso ai membri del partito AK ad Ankara. "I colloqui di Sharm el Sheikh sono di fondamentale importanza", ha aggiunto. "Speriamo di ricevere buone notizie".

Erdogan, sostenitore di Hamas e principale oppositore di Israele sulla scena mondiale, ha criticato implicitamente il piano del presidente Trump, accusandolo di essere troppo sbilanciato a favore di Israele: "La pace non è un uccello con una sola ala - ha dichiarato - Non è né giusto, né corretto, né realistico addossare l'intero onere della pace a Hamas e ai palestinesi. Un cessate il fuoco e una pace giusta sono le scelte più ragionevoli". Gli attacchi israeliani, ha aggiunto, sono "il più grande ostacolo che attualmente si frappone al cammino verso la pace".Adnkronos

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