Un suo video hard aveva cominciato a girare in rete e sui social network e in pochi giorni è diventato virale e ha accumulato molti clic. T.C. aveva già alle spalle un precedente tentativo di suicidio e aveva anche tentato di cambiare nome dopo che la vicenda le aveva sconvolto la vita.
Si è tolta la vita impiccandosi con un foulard nella abitazione dove si era rifugiata da qualche tempo con la madre, per sfuggire al clamore mediatico sollevato dai video hard che la ritraevano e che erano finiti in rete a sua insaputa, diventando virali. La donna, 31 anni, era rimasta fortemente segnata da questa vicenda: il video era diventato virale tanto da costringerle ad avviare le procedure per il cambio del cognome.
Residente in provincia di Napoli, si era allontanata dal suo comune natio per trasferirsi prima fuori regione e poi a Mugnano, dove i carabinieri hanno trovato il suo corpo senza vita.
C'è chi riferisce di un precedente tentativo di suicidio, chi descrive il progressivo aggravarsi della sua depressione. La vicenda sarebbe iniziata come un gioco: lei stessa avrebbe inviato per gioco quelle immagini a un ristretto numero di amici, uno dei quali l'avrebbe tradita trasmettendo il video a qualcun altro. E così via, in una catena di inarrestabile diffusione. Le immagini erano finite praticamente ovunque, siti porno compresi, dando vita sul web a una catena di insulti e dileggi.
Alta, bruna, capelli lunghi e sguardo intenso, un fisico da modella. La donna lavorava nel locale di cui erano titolari i genitori, in provincia di Napoli, e in seguito alla diffusione dei video fu costretta prima a lasciare l'attività, poi a trasferirsi fuori Campania. Di recente era tornata in provincia di Napoli, a Mugnano, a casa di una parente. Ma il peso di questa vicenda si era fatto insostenibile, in un crescendo di angoscia e depressione, fino al tragico epilogo di ieri sera.
Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore