È l’insieme della classe media che nell’estate ha votato il Brexit, ovvero l’uscita dall’Unità Europea con referendum dopo 43 anni di esitazioni.
Possiamo dire con certezza: è un insieme ignorante.
Io temo di rivelare: è anche razzista. Badate. Non parlo di tutti gli Inglesi o dei Britannici, ma solo dei piccoli, che hanno vinto al referendum. È un caso unico nella storia di etno-razzismo, ‘convinzione di essere superiori agli altri umani’: sono usciti dall’Europa perché troppo grandi per venir governati da altri.
Io mi rendo conto di proiettarvi una convinzione molto discutibile, sulla base dell’empirismo che proprio la cultura inglese ha dato al mondo: quante generalizzazioni approssimative stanno dentro a questa idea?. D’altronde, i fatti unici, come il referendum che ha cancellato la Gran Bretagna, meritano di venir guardati bene.
La sterlina viene scambiata con l’euro a meno di uno tra il popolo. Se la Bretagna sia grande o piccola viene dimensionato dallo scambio commerciale: è piccola.
Hitler ed il concetto di razza superiore furono sconfitti dalla Gran Bretagna che aveva in sé anche la Piccola Bretagna; i tedeschi non hanno più la razza superiore, ma i britannici, vincendo, non si sono curati. Mussolini rimase infetto dalla razza superiore, e noi italiani abbiamo questo mostro nascosto nascosto.
La Piccola Bretagna fu il motore potente che resse la guerra alla Cina per la libertà di commerciare l’oppio. Uno sfregio incancellabile nella storia britannica. La Piccola Bretagna fu dentro al razzismo schiavista, cioè alla pratica di deportare la popolazione negra dall’Africa.
Se la Piccola Bretagna è questa è brutta.
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