"Le misure della legge di stabilità non cambiano. Punto". Della manovra non si è parlato nel corso de summit, ha riferito il capo di governo, che poi ha tenuto a precisare che "la sostanza non cambia, non cambiano le misure sulla sanità, i farmici oncologici restano priorità assoluta". E ha aggiunto: "Alla Ue non abbiamo chiesto alcun tipo di flessibilità". Ancora, non cambia linea per quanto riguarda l'obiettivo di "superare il modello vampiresco di Equitalia".
LA UE E I CONTI DELL'ITALIA
Il dialogo con la Ue "non è un dramma", ha poi sottolineato Renzi" commentando le notizie di stampa sul presunto "contrasto" fra Roma e Bruxelles sulla finanziaria del 2017. "Solo da noi - ha aggiunto - si immagina che la lettera della Commissione sia chissà che cosa". Dal marzo 2014, l'Italia ha ridotto di oltre un terzo le procedure di infrazione Ue in sospeso, ha ricordato poi Renzi. "Sono passate da 119 a 72 - ha osservato - perché noi puntiamo sulla nostra reputazione. L'Italia - ha aggiunto - non viene in Europa a farsi dire che cosa deve dire e che cosa deve fare". E restando in 'tema Italia' ha ribadito che "tutto si può dire del governo italiano tranne che non abbiamo fatto il possibile per salvare i correntisti. I banchieri sono stati commissariati e mandati a casa, i correntisti sono stati salvati". Parlando del sistema bancario nostrano, Renzi ha quindi tenuto a sottolineare che, nello specifico, "Monte dei Paschi ha avuto un grande passato e avrà un grande futuro".
IL DRAMMA DEI MIGRANTI
Sulla questione della gestione dei flussi migratori, il presidente del Consiglio ha assicurato che l'Italia è pronta a dare battaglia per il rispetto delle regole comuni sull'immigrazione e la gestione dei flussi migratori, e propone di destinare meno risorse dal budget comunitario a quei Paesi che non fanno abbastanza. "I Paesi che non rispettano le regole sull'immigrazione non possono pensare che nel prossimo bilancio dell'Ue 2020-2026 avranno ancora tutti i soldi di cui hanno goduto finora", ha osservato. Ai partner, "in particolare ad alcuni Paesi dell'est" d'Europa, il capo del governo ha voluto chiarire che "è finito il tempo degli assegni in bianco".
UNESCO SU ISRAELE, "MOZIONE INACCETTABILE"
"Il premier è anche tornato sulla mozione dell'Unesco che utilizza solo il nome islamico per riferirsi al complesso della moschea di Al-Aqsa, senza parlare della dicitura israeliana Monte del Tempio. Il governo italiano dovrà iniziare un ragionamento per rivedere le posizioni, ha detto Renzi: sul voto "la Farnesina e il governo sono andati in automatico", ha spiegato. Si tratta di "una posizione che abbiamo preso per tanti anni, e questo non vuol dire che non sia arrivato il momento di cambiare", dato che "Non puo' esistere un giudizio come quello che e' stato dato".
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