"Un momento storico" che apre un "nuovo capitolo delle relazioni internazionali", esulta l'Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini, presentando quello che "non e' solo un accordo ma un buon accordo, per tutti" che "contribuira' in modo positivo alla pace e sicurezza regionale e internazionale". L'intesa "non e' perfetta, ma e' quella che potevamo raggiungere", le fa eco il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, esprimendo grande soddisfazione per "un nuovo capitolo di speranza" che inizia. Furibonda la reazione israeliana all'intesa, con il premier Benjamin Netanyahu che ribatte, denunciando "un brutto errore di proporzioni storiche": "L'Iran avra' un cammino sicuro verso le armi nucleari, molte delle restrizioni che gli avrebbero dovuto impedire di arrivarci saranno rimosse". Da parte sua, il presidente americana Barack Obama si e' affrettato a rassicurare l'opinione pubblica interna ma anche gli alleati nella regione mediorientale, mettendo l'accento su un accordo che "non si basa sulla fiducia ma sulla verifica".
"L'Aiea avra' accesso quando e dove e' necessario", ha spiegato l'inquilino della Casa Bianca, agli "impianti principali e a tutta la filiera, dalle miniere ai siti di stoccaggio", incluse "sedi sospette", oltre a investigare sul "passato nucleare iraniano". E se gli impegni non verranno rispettati, "tutte le sanzioni saranno rispristinate", ha assicurato Obama. Ora la parola passa al Congresso americano, saldamente nelle mani dei repubblicani, ai quali il presidente ha gia' mandato un messaggio molto chiaro, avvertendo che porra' "il veto a qualsiasi legge che impedisca l'attuazione" dell'accordo.
Assicurazioni sono arrivate dal presidente iraniano, Hassan Rohani, che in un discorso in diretta tv, ha promesso che "se le potenze rispetteranno l'accordo, anche l'Iran vi si atterra'". Si tratta, ha aggiunto, del frutto di "un negoziato che fa vincere tutti" e in cui l'Iran "non ha chiesto elemosine" ma solo una trattativa "equa e giusta". E questo ha portato a un accordo che permette al mondo di "tirare un sospiro di sollievo", ha fatto sapere il presidente russo Vladimir Putin. La speranza e' che arrivino conseguenze positive sulla regione: l'intesa potrebbe portare a "coinvolgere Teheran anche in altri teatri di crisi e nella lotta contro l'Isis", ha sottolineato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, da Beirut, mentre il presidente francese Francois Hollande ha chiesto all'Iran di dare un segnale di buona volonta' collaborando per mettere fine al conflitto siriano. (AGI)