"Ciò che mi sta a cuore è che ArcelorMittal rispetti il territorio e il sistema delle imprese locali. Occorre però queste facciano sistema tra loro. La vera scommessa è che il tessuto locale delle imprese dell'indotto ex Ilva sia competitivo e che, a parità di offerte, di beni e servizi offerti, di qualità delle prestazioni chi opera sul territorio debba avere priorità sulle altre".
Se ArcelorMittal vuole fare impresa in questo territorio deve accettare di sottoporsi alla Valutazione integrata ambientale e sanitaria.
La Uilm di Taranto rende opportuno evidenziare in termini di affidamento di attività di lavoro da parte di ArcelorMittal Italia – sede di Taranto, fin dall’insediamento ad oggi, ed in special modo sulla scorta di quanto accertato nelle diffuse aree di stabilimento, una gestione del tutto diversa rispetto alle premesse tipiche di un’organizzazione del lavoro di appalto e indotto in ambito metalmeccanico – siderurgico.
«Siamo stanchi di assistere alle morti che si susseguono negli anni. Ad ArcelorMittal chiediamo di andare oltre gli obblighi sanciti dal Piano Ambientale e gli impegni assunti con l'Addendum.
Caso Comentir, l'eurodeputata tarantina: "Bruxelles batta un colpo, abbiamo segnalato un anno fa alla Commissione europea la gestione illecita dei rifiuti industriali”
E’ fatta, Taranto, ha la nuova ditta, dopo i Riva, ecco la cordata Am Investco Italy srl di ArcelorMittal-Marcegaglia che avrà in mano il destino della città. Una Marcegaglia nota ai sindacati per i licenziamenti in tutt'Italia.