Il confronto si sposta ora sulla formazione dello esecutivo dem. Tra i nomi più gettonati quello di Marco Furfaro, come vice segretario unico con delega all'informazione.
La segretaria, Elly Schlein, e il presidente, Stefano Bonaccini, non sono ancora riusciti a sciogliere tutti i nodi. I nomi più papabili restano quelli di Francesco Boccia, come capogruppo al Senato, e di Chiara Braga alla Camera.
Il presidente del Consiglio a Montecitorio risponde a interrogazioni sulle ultime tragedie avvenute nel Mediterraneo, sugli obiettivi climatici stabiliti dall'Unione Europea, sulla ratifica della riforma del Mes e sul sostegno del settore automobilistico.
Saranno una ventina le modifiche che l'esecutivo proporrà al testo che arriverà in commissione bilancio il 19 dicembre. Gli interventi riguarderanno l'aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75, la revisione di opzione donna, misure per il Sud e la pace fiscale.
Respinte le proposte presentate da M5s e Alleanza Verdi-Sinistra, su cui il governo aveva espresso parere contrario. Conte insiste: se il governo vuole continuare sulla strada di armi a oltranza e zero negoziati, venga in Parlamento e ci metta la faccia. Passano le mozioni di Pd e Terzo Polo.
La leader di FdI interviene a Montecitorio: "Non sarà una navigazione semplice, per la gravosità delle sfide ma anche per il pregiudizio politico. Parto sfavorita, ma intendo stravolgere tutti i pronostici". In oltre un'ora di intervento, interrotta 70 volte dagli applausi, cita Giovanni Paolo II e Mattei, ringrazia l'esempio delle donne e omaggia il sacrificio degli operatori sanitari durante la pandemia.
All'esponente leghista sono andate 222 preferenze su 392 votanti. Mancano all'appello 14 voti dalle file della maggioranza. Nel suo discorso il neo presidente ringrazia Mattarella, saluta il Papa "riferimento spirituale" e omaggia anche Bossi: "Senza di lui non sarei in politica". Duro il Pd: "Il primo a festeggiare per la sua elezione è Putin".
Colpo di scena a Palazzo Madama, l'esponente di FdI centra l'elezione al primo colpo. Berlusconi spiazzato: "Trattative finite ma non ci piacciono i veti".
In pole per Palazzo Madama Ignazio La Russa, un leghista a Montecitorio. Berlusconi torna in Senato dopo nove anni: "Eccomi di nuovo". Giorgetti verso il Mef, ma resta la distanza tra gli alleati su altre caselle dell'esecutivo. Letta agli eletti: "La maggioranza si sfalderà".
La prima seduta di Camera e Senato è convocata per giovedì 13 ottobre, ma già da lunedì prossimo deputati e senatori, soprattutto quelli eletti per la prima volta, varcheranno i portoni dei due palazzi per l'adempimento delle incombenze burocratiche (dalla registrazione alla foto per il tesserino parlamentare fino all'assegnazione dell'account personale).