Pubblichiamo la rassegna stampa predisposta da Carlo Forin nostro collaboratore di Vittorio Veneto che si diletta nella ricerca linguistica da zumero e anche nella raccolta di giornali che sceglie per noi e li propone alla lettura nella tradizione della rassegna stampa
Cantone: deficit giuridico. L’articolo on line di Repubblica mi impone di polemizzare col commissario anti-corruzione Raffaele Cantone, tuttora privo dei poteri che sarebbero sorti dall’art. 49 della Costituzione:
Lo spiega Cantone, come si legge su Messaggero e Repubblica: "Spesso chi denuncia si trova isolato all'interno del proprio lavoro e all'esterno. Non essendoci una tutela il lavoratore rischia di avere danni significativi"
Do due risposte alla domanda –in corruzione per sempre?-. La prima risposta è religiosa e linguistica: no, perché risorgeremo l’ultimo giorno, visto AMU, Io sono detto da Dio, come abbiamo visto ad inizio anno[1].
Il fatto rilevato dal sondaggio che un italiano su due sia convinto che la corruzione sia peggiorata da Tangentopoli merita una riflessione profonda.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota pervenuta dal Meetup Rocca a 5 Stelle e sottoscritta inviata come lettera all’Autorità Nazionale Anticorruzione e alla PREFETTURA di Taranto dopo l’arresto del primo cittadini, le dimissioni e lo scioglimento del consiglio comunale
FIRENZE - "Visto che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, rispiego al consigliere Cantone quello che gli ho già detto in Consiglio regionale.
Il tema è: i morti nel groviglio di treni scontratisi nel binario unico nel tratto Andria-Corato.
L’indiretto zampino della corruzione arriva fin lì. Quando, a bruciapelo, lo chiedono a Raffaele Cantone, che sta per presentare al Senato il rapporto sul malaffare, lui è chiarissimo: -E’ certamente conseguenza di un problema atavico del nostro Paese, la difficoltà di fare le infrastrutture, malgrado gli sforzi messi in atto. Una delle ragioni è la corruzione-.