L’ Amministrazione Comunale di Carosino, guidata dal Sindaco dott. Arcangelo Sapio, intende continuare quel processo di valorizzazione del territorio ed in particolar modo dei prodotti tipici enogastronomici locali e pugliesi in generale, iniziato l’anno scorso, con lo scopo di rilanciare il turismo e l’economia.
Pertanto la nuova giunta sta investendo tempo e risorse per l’organizzazione della 49 ^ Sagra del vino, un appuntamento ormai consolidato che punta, attraverso iniziative culturali, il coinvolgimento delle cantine vitivinicole locali e percorsi enogastronomici, alla riqualificazione dei prodotti locali.
Nel corso degli anni la celebre Sagra del Vino di Carosino, radicata ormai da tempo nella tradizione locale, aveva perso molti dei suoi connotati storici, focalizzando l’attenzione sempre più sull’aspetto spettacolare della manifestazione e perdendo di vista invece quelli che erano gli obiettivi per i quali era nata l’idea della sagra (promozione del prodotto vinicolo locale, promozione dei prodotti gastronomici pugliesi, rilancio dell’economia locale).
In questo periodo storico di grave crisi economica, il meridione e in particolar modo la Puglia è obbligata ad investire le proprie risorse economiche sul territorio, al fine di rimettere in moto l’economia rilanciando il settore primario ed anche il turismo. Proprio per questo questa amministrazione ha ritenuto giusto, già dallo scorso anno, rivedere in toto l’idea della Sagra del Vino, restituendo al Vino il suo originario ruolo di protagonista dell’intera manifestazione.
La Sagra si svilupperà in 3 giorni, dal 27 al 29 agosto 2015, periodo nel quale si registra ancora la presenza di turisti sul territorio.
L’invito è stato rivolto numerose cantine vinicole e ad altrettante attività gastronomiche di specialità tipiche presenti sul territorio provinciale e regionale, per una promozione a più ampio raggio dei migliori prodotti pugliesi. Molte delle cantine invitate producono vini biologici di altissima qualità. Tutte le aziende invitate saranno inserite in un percorso enogastronomico. All’interno di questo contesto di grandi produttori, verrà ritagliato anche uno spazio per i piccoli produttori privati locali, ormai innumerevoli, che producono vino non sofisticato e di altrettanta qualità, che meritano una vetrina all’interno della Sagra, e che saranno inserite nel percorso enologico de “Il vino del particolare”. Il percorso sarà affiancato da una degustazione gastronomica di piatti tipici tarantini.
Tutte le serate si apriranno con dei convegni curati da professionisti del settore enogastronomico: il 27 agosto apre la Sagra del Vino ‘015 un giovanissimo ed apprezzatissimo del settore, l’enologo Giuseppe Bino (responsabile della Cantina Amastuoala di Massafra, fiore all’occhiello dlla provincia di Taranto) , relatore del convegno “Viticoltura Biologica- Una marcia in più per la Puglia “ , presso l’Antica Cantina Sociale di Carosino; il 28 agosto è invece previsto un aperitivo di benvenuto presso la Cantina Marinelli di Carosino; il 29 agosto è previsto presso il Palazzo Ducale D’Ayala Valva il convegno “Pane al Veleno: Riflessioni sull’era pre-industriale, industriale e post-industriale” e sarà a cura di Ciro De Angelis e Ciro Petrarulo, con la presentazione del libro “Pane al Veleno” a cura degli stessi.
Gli spettacoli musicali saranno invece itineranti in tutto il centro storico, e non solo nella piazza principale del paese, con più aree dislocate, dove si esibiranno più band, emergenti e non ( Pacha Mama,Orchestra Mancina, dj set Vintage Night, Sbandieratori e musici del Rione San Basilio, Rinoplastici, Balkanoidi, Rekkiabilly, Salento all Stars, Street Band Night and Day, Roy Paci e Fido Guido) ma pugliesi, al fine di esaltare e promuovere anche in campo culturale e spettacolare le risorse artistiche del territorio.
Importante sarà anche l’apporto delle associazioni socio-culturali di Carosino che oltre ad avere dei propri spazi all’interno della manifestazione, per promuovere le loro attività, faranno parte di un gruppo di lavoro volontario, il “Comitato pro Sagra”.
Ogni aspetto della Sagra del Vino affrontato nel programma risulta innovativo ed in alcuni dettagli quasi rivoluzionario, ma l’amministrazione è certa che una tale organizzazione potrà promuovere il territorio in tutte le sue peculiarità e sarà una vetrina per il turismo pugliese.
* Consigliere delegato allo Spettacolo, Associazioni e Politiche Giovanili
La “Sagra Del Vino“: è una importante manifestazione che ogni anno, ininterrottamente dalla prima metà degli anni ’60, si svolge a Carosino, in genere nella prima settimana di Agosto, prima dell’inizio della vendemmia.
Col sindaco di Carosino, Dr Arcangelo Sapio, abbiamo appuntamento nel suo paese, dopo aver chiuso il suo studio di medico a San Giorgio Jonico. Insieme ci rechiamo a Grottaglie per parlare con gli autori del libro “Pane al veleno” Ciro Petrarulo e Ciro De Angelis.
In quel breve tragitto parliamo della Sagra del Vino di Carosino che avrà luogo dal 27 al 31 agosto. Storico rito che fa diventare il piccolo comune che ha superato i 7 mila abitanti luogo di attrazione di tutta la provincia per la festa di fine estate. Anche con la fontana che nella piazza centrale di fronte al Castello, spruzza vino per tutta la durata della festa. Tutta l’Italia festeggia il vino in questo periodo, del resto è prodotto nazionale. C’è però una punta di rammarico nel sindaco quando dice in modo schietto:
“Facciamo la festa ma oramai non produciamo più vino, le cooperative sono in liquidazione, le terre abbandonate, persino il fotovoltaico nei campi nel cuore dell’agro storico dove si produceva il primitivo”.
Ma come è accaduto tutto questo?
“La mancanza di una conclusione della filiera del prodotto, con la tutela del nome di origine, la definizione di un mercato, la commercializzazione. Cose che non ci sono mai state, eppure conserviamo ancora il Know-how agricolo del settore, perché per fare il vino non basta spremere l’uva, occorre disciplina, arte”
Si rischia una festa sottotono? Ma non è proprio vero che la fatina dell`industria non ammalia più?
“Alla prima domanda rispondo: nient’affatto, la festa sarà sempre un punto di riferimento, non chiudiamo la porta alla rinascita del settore; poi per quanto riguarda l’intervento dei giovani, è necessario che si approccino all’agricoltura non con la motivazione di un ripiego, ma con l’innovazione e tutto quel discorso che finora è mancato”
A proposito di Expo, io ricordo che nella mia passata esperienza di dirigente sindacale del settore agro-alimentare, che nel 1989 si parlava a Taranto, in numerosi simposi di Riconversione Industriale, non è per questo che si affronta il Il risvolto sociale del dibattito con la presentazione del libro “Pane al Veleno”?
“E la finalità della sagra, riuscire a collegare il discorso su quale futuro del territorio, dell’agricoltura, non potendo prescindere da quello che è stato il ruolo della grande industria, cercando di capire come riusciamo a superare gli errori del passato”
Sta parlando dell’ambiente, di quello che nel libro viene descritto come “infelix culpa”?
“Non solo, ma anche attraverso quello che è avvenuto negli anni 60 con lo svuotamento della campagne attraverso un ruolo clientelare della politica che dove ha potuto ha portato mezzo paese a lavorare nell’Italsider, creando la figura del metalmezzadro metafora uscita dal giornalista Walter Tobagi venuto proprio da queste parti quando ci fu l’insediamento industriale.”
Una delle crisi che io ricordo è legata ad una parcellizzazione del settore in piccole imprese familiari, frutto delle passate riforme fondiarie, la scarsa propensione alla aggregazione di prodotto, la distanza dai bayer del mercato
Quest’ultima risposta e riflessione arriva quando siamo giunti a casa degli autori, di cui uno è maldisposto fisicamente e ci riceve a letto. Entrambi Ciro di nome, il primo è Petrarulo, un giornalista con una pluralità di esperienze in varie testate, che scrive la prima parte del libro in quanto è stato responsabile della comunicazione in tutti i suoi risvolti dell’Italsider e poi dell’Ilva. Fra i tanti libri usciti, sulla storia dell’impianto siderurgico di Taranto, abbiamo avuto quella del giornalista Roberto Raschillà dell’ex Corriere del Giorno, forse troppo difensiva della scelta industriale, oppure abbiamo anche un libro di Daniela Spera “Veleno” che racconta esperienze di approccio negativo con le imprese inquinanti, anche Pinuccio Stea, nel parlare dei sindaci che si sono avvicendati, affronta il tema Italsider.
Questo “Pane al veleno”di Ciro Petrarulo e Ciro De Angelis è scritto, almeno per la prima parte, dal di dentro, da uno che ha vissuto 35 anni nel sistema metallurgico, da una postazione molto speciale, l’area della comunicazione. Mentre la seconda parte è scritta da un formatore comunicatore che parla più specificatamente del “veleno”, elaborando dati e statistiche.
Petrarulo è contento di incontrarci - il sindaco è anche suo medico-, e sbotta dicendo: “dal 2012 non è cambiato nulla!”.
Il riferimento è all’anno che lui nel libro, in un capitolo, definisce “anno orribile” L’anno dei primi arresti e l’avvio dell’inchiesta della magistratura tarantina su “Ambiente Svenduto” e l’anno del primo decreto “Salva Ilva”. In effetti in tre anni sono cambiati presidenti del Consiglio e numero dei decreti (per il momento siamo all’ottavo).
“Ho vissuto nell’Italsider e nell’Ilva dirigendo il giornale aziendale, conservo tutte le copie, anche di cose che i pochi che sapevano sono andati via” - dice osservando avanti a sè, come se avesse di fronte il suo archivio e non un ventilatore.
Anche quando arrivo Riva?
“No, il settore comunicazione fu chiuso, il privato non aveva bisogno di parlare con la città o dipendenti”
L’altro autore interviene parlando di quell’angolo di mondo che piaceva a Orazio, contrapposto alla realtà attuale. De Angelis punta molto a far emergere che il 2012: “sempre l’anno orribile, quasi per combinazione, il Sole24ore esce con la classifica delle città ponendo Taranto all’ultimo posto. Quindi nel libro ho analizzato gli indicatori assunti in quella classificazione”.
Ma è Petrarulo il più loquace. Sottolinea la peculiarità del suo scritto riferendosi ai documenti riservati che ha potuto conservare per il ruolo che aveva in azienda. Come, per esempio, la vicenda della vendita al privato."Qual era il valore dell’impianto siderurgico alla vigilia della vendita?" Ecco il retroscena scandaloso della svendita, oppure le avvisaglie dello stesso tecnico, incaricato dal governo, sulle: "criticità sociali e ambientali del raddoppio che furono mantenute segrete. " Questo e altro, come per esempio la cronaca della prima inchiesta del procuratore Sebastio contro le Partecipazioni Statali, quando era ancora Italsider, e tutto questo con una scrittura essenziale col taglio giornalistico esperto di un maestro del settore. Anzi ogni capitolo sembra un articolo di cronaca.
Del libro parleremo in una apposita recensione, perché merita un adeguato approfondimento. Qui mi sono limitato a descriverne i contorni, come un disegno a carboncino, così come venivano descritti dagli stessi autori. Col Sindaco, nel viaggio di ritorno, ritorniamo a parlare di questa manifestazione di fine estate. Del resto si è potuto fare poco, in quest’ultima stagione calda, perché tutti gli spazi sono in ristrutturazione e inutilizzati - Il riferimento è allo splendido cartellone dell’estate scorsa, musica, teatro, riti, che abbiamo documentato nel nostro giornale -.
Ma c’è una sorta di opzione etica che come un filo continuiamo a seguire nel percorso in auto. Il pensiero al libro, al messaggio da utilizzare nella festa dell’agricoltura che è la Sagra del vino. Così il medico oncologo, che lavora da 35 anni per ’Ant, mi dice nel saluto finale, come una sorta di un mantra: “dobbiamo insistere sul significato di un rapporto tra industria e agricoltura, che occorre rivedere, per capire il nostro presente, come evitiamo gli errori del passato.”
E io aggiungo, nel salutarlo, anche capire “…come ne usciamo”.
Scheda
29 agosto 2015 – ore 19,00 – Castello D’Ayala Carosino – Incontro dibattito di presentazione del Libro “Pane al Veleno” – di Ciro Petrarulo e Ciro De Angelis
Interventi
Arcangelo Sapio – Sindaco di Carosino
Ciro De Angelis – co-autore
Vincenzo Fornaro – agricoltore vittima di “Ambiente Svenduto”
Coordina l’incontro
Roberto De Giorgi vice-direttore di Agoramagazine
foto di copertina di Francesca Magazzino Olio su tela Sconforto, attesa, speranza