La decisione del governo italiano di pianificare "un'espansione fiscale vicina al 1% di Pil, contro l'aggiustamento di bilancio raccomandato dal Consiglio dell'Unione Europea, e la dimensione della deviazione (un divario di circa l'1,5% del Pil) sono senza precedenti nella storia del Patto di Stabilità e Crescita".
Il coordinamento che ha organizzato la raccolta ringrazia e chiede la sospensione delle donazioni. Oltre 2 mila persone hanno donato 3 euro in poche ore. Il commento di Di Maio, condiviso da Conte
Questo fine settimana, con la manovra che frigge nelle camere, l’Europa che insiste sulle regole, staremo a riflettere sul monito del Presidente Mattarella
Dovrebbe svolgersi domani in mattinata un altro incontro per definire ulteriori dettagli della manovra economica.
Porta il nome di decreto Genova pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi 29 settembre 2018, ma dietro il sottotitolo di urgenze contiene, oltre a "disposizioni urgenti per la città di Genova", anche disposizioni "per la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze".
“Da un premier pugliese, non sentire alcuna seria indicazione riguardo all’agenda di governo sia in materia economica generale sia nella direzione del nostro mezzogiorno, mi lascia realmente basito.
Lo spiega il dossier AGI/Openpolis rilevando che la squadra dell’esecutivo è ancora incompleta: mancano molti viceministri
Un vertice telefonico del governo sulla manovra si è svolto ieri, secondo quanto si apprende stamattina. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i due vicepresidenti, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, hanno esaminato il quadro macroeconomico e hanno condiviso il lavoro in corso per la definizione dei dettagli del quadro programmatico che verrà presentato a settembre e che è stato già deciso nell'incontro dei giorni scorsi nelle sue linee generali.
Il premier augura via Facebook agli italiani buone vacanze ed elenca i risultati dell'esecutivo. Ma la crisi turca e i problemi di bilancio portano nubi ad addensarsi all'orizzonte
Senza un accordo entro la fine di giugno il rischio è che il ministro dell'Interno tedesco, come promesso, ordini di respingere i migranti al confine e l'Austria sigilli il Brennero. In pratica, la fine di Schengen. E l'isolamento dell'Italia.