Ferrara (Fràra in dialetto ferrarese) è un comune italiano di 133 155 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. L'area metropolitana della città, individuata con la metodologia del Functional Urban Regions, conta 264 885 abitanti.
Milano - Promuovere la realizzazione della rete ciclabile nazionale Bicitalia* (www.bicitalia.org) e sensibilizzare, lungo il percorso, i rappresentanti delle istituzioni, i portatori di interessi economici, sociali e ambientali e i semplici cittadini sui temi delle infrastrutture e dei servizi necessari allo sviluppo della mobilità ciclistica e del cicloturismo nel nostro Paese.
Sono stato oggi in audizione in Commissione Ambiente alla Regione Puglia. Si vorrebbe approvare a breve una revisione della legge sui rifiuti guardando non ad esempi virtuosi ma al pessimo modello dell’agenzia regionale accentratrice di poteri già operativa in Emilia Romagna. Caro Presidente Michele Emiliano, sarebbe l’ennesimo errore. C’è bisogno di un radicale cambiamento di approccio rispetto a quanto sino ad ora è stato fatto: favorire una ben definita parte di imprenditoria privata che ha accresciuto i propri profitti a danno dell’ambiente e della salute dei pugliesi.
Emergenza Brindisi, la Regione accoglie la richiesta della Puglia: in poche settimane verranno smaltite 20mila tonnellate di rifiuti
Gazzolo: “Scelta di solidarietà istituzionale d'intesa coi territori. Lo scorso anno dicemmo sì alla Liguria"
L’Emilia-Romagna va in soccorso della Puglia. La Regione, d’accordo con gli Enti locali interessati, ha deciso di accogliere 20 mila tonnellate di rifiuti urbani che non possono essere conferite all’impianto brindisino di Pandi, sottoposto nei giorni scorsi a sequestro dall’autorità giudiziaria.
L’aiuto sarà limitato al tempo strettamente necessario: dal 12 luglio alla prima settimana di settembre. Saranno i termovalorizzatori di Bologna e Ferrara, scelti in base all'analisi dei flussi e delle dotazioni impiantistiche regionali, ad accogliere i rifiuti, per un quantitativo massimo di 20 mila tonnellate, che rientra comunque nei limiti provinciali autorizzati. In particolare, 8 mila sono destinate all’impianto bolognese e 12 mila a quello ferrarese; complessivamente, si tratta quindi di circa 400 tonnellate al giorno, per 6 giorni alla settimana.
Dal punto di vista economico, la Puglia trasferirà ai Comuni di Bologna e Ferrara i proventi della tassazione ordinaria sui rifiuti prevista per i cittadini, più un ristoro ambientale di 14 euro a tonnellata.
Il commento
“Abbiamo fatto una scelta di solidarietà istituzionale- spiega l'assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo- per aiutare una Regione che si trova in difficoltà. La richiesta è giunta espressamente dal presidente, Michele Emiliano, per far fronte a un’emergenza vera, poiché in Puglia non sono presenti soluzioni alternative in grado di supplire alla chiusura dell’impianto. Come l’anno scorso avvenne per la Liguria, anche in questo caso si tratta di una nostra disponibilità limitata a poche settimane e a quantitativi ridotti, e il provvedimento non sarà reiterabile. Come abbiamo sempre detto- aggiunge Gazzolo- mettendolo anche nero su bianco nel Piano di gestione approvato in maggio, accettiamo rifiuti da altri territori solo in caso di emergenza conclamata e per brevi periodi".
"La decisione è stata assunta d'intesa con i territori e sono stati informati i capigruppo dell’Assemblea legislativa- prosegue Gazzolo-. Siamo orgogliosi di essere, nella gestione dei rifiuti, una delle Regioni più virtuose in Italia, e con la nuova legge ci siamo dati obiettivi ancor più ambiziosi di quelli richiesti dall’Unione europea su prevenzione, smaltimento e recupero. Adesso è il momento di mettere un po’ della nostra capacità a servizio di una Regione che ha già avviato un percorso anch’esso virtuoso per ridurre la produzione di rifiuti e incrementare la raccolta differenziata”.
Nascevano nel 1996 le prime denominazioni e indicazioni d’origine e da subito l’Emilia-Romagna si è distinta con ben 13 prodotti: le Dop Parmigiano-Reggiano, Prosciutto di Parma, Grana Padano, Prosciutto di Modena, Culatello di Zibello, Coppa, Salame e Pancetta Piacentini, Casciotta di Urbino, Olio extravergine di oliva di Brisighella; le Igp Marrone di Castel Del Rio e Fungo di Borgotaro . Un ruolo di leadership che negli anni si è rafforzato.
Oggi infatti l’Emilia-Romagna detiene il record europeo di prodotti Dop e Igp con ben 43 specialità.
Per questo, in occasione del ventennale, la Regione si è fatta promotrice a Piacenza di un forum nazionale dedicato a questo comparto del food, strategico per impatto economico ed export, ma importante anche da un punto di vista culturale e identitario. Ad affiancare la Regione, il Consorzio dei Salumi Dop Piacentini. Piacenza è infatti ancora oggi la sola provincia in tutta Europa ad avere tre salumi Dop: Coppa, Pancetta e Salame Dop piacentini.
“L’agroalimentare, è la seconda voce del nostro export e il 2015 è stato un anno record con un valore di quasi 5,8 miliardi e una crescita del 6,2% – ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini – ma possiamo crescere ancora, perché nel mondo la domanda di qualità e di tipicità è in crescita. Come Regione vogliamo sostenere questo processo anche grazie alle risorse del Psr 2014-2020, la cui applicazione procede a pieno ritmo e che può contare su un plafond di circa 1,2 miliardi di euro. A fine 2016 avremo messo a bando il 60% delle risorse. Vogliamo agire con velocità, per superare definitivamente la crisi e creare posti di lavoro. L’agroalimentare può dare un contributo importante”.
Tra le risorse che il Programma regionale di sviluppo rurale dell’Emilia-Romagna mette a disposizione, quelle per lapromozione. Il primo bando si è appena chiuso con la presentazione di 34 domande di sostegno, presentate da variconsorzi e associazioni, anche con progetti in comune, e prevede un finanziamento complessivo di oltre 4 milioni.
“Siamo la regione con il più alto numero di Dop e Igp in Europa. Un primato che dice molto sulla vocazione alla qualitàdi questo territorio; qualità delle materie prime e delle tecniche di produzione – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Simona
Caselli nella sua relazione introduttiva – tutti fattori di competizione sui mercati, ma anche disalvaguardia del territorio rurale, del paesaggio, dell’ambiente. Filiere di qualità servono anche a costruire un più alto valore aggiunto. E’ essenziale però che questo si traduca in un’equa distribuzione dalla terra alla tavola, a cominciare dagli agricoltori, primo e fondamentale anello.”
L’assessore Donini ai Giardini Margherita per dare “un assaggio di futuro”
Il camper dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna (Ader) è arrivato oggi a Bologna, ai Giardini Margherita. Con la sua dotazione standard prevista dal progetto “Pane e Internet” e alla presenza di FabLab locali (piccole “botteghe” che producono oggetti grazie alle nuove tecnologie). Si è concluso così questo primo tour in regione, dal titolo “Un giorno nel futuro”, per far conoscere ai cittadini e al territorio contenuti e obiettivi dell’Agenda Digitale.
L’Agenda digitale 2015-2019 è il principale elemento di programmazione della Regione e degli enti locali del territorio per favorire lo sviluppo della cosiddetta “società dell’informazione”. E’, di fatto, un documento di programmazione messo a punto affinché nel2025 l’Emilia-Romagna sia al 100% digitale, ovvero una regione in cui le persone vivono, studiano, si divertono e lavorano utilizzando le tecnologie, Internet e il digitale senza che questo risulti una eccezionalità.
Per raggiungere quest’obiettivo, secondo quanto contenuto nell’Ader, è necessario rafforzarela dotazione dell’Emilia-Romagna in tema di infrastrutture sia fisiche, come la fibra ottica, che immateriali, come le competenze digitali. La nuova programmazione si pone come un vero e proprio “patto” per l’innovazione che individua come parti attive la pubblica amministrazione, le imprese e il terzo settore. Obiettivo finale, concretizzare pienamente i diritti di cittadinanza digitale: diritto di accesso alle reti tecnologiche, ai dati, all’informazione e alla conoscenza, ai servizi alla persona e alle imprese.
Il commento
“Il camper dell’Agenda digitale- ha sottolineato Raffaele Donini, assessore regionale all’Agenda Digitale- è il modo con cui vogliamo portare l’innovazione e un’idea di futuro concreto in tutte le realtà regionali, anche quelle più piccole e meno facili da raggiungere. Un percorso che ha preso avvio con queste prime quattro tappe ma che continuerà nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Sappiamo quanto sia fondamentale disporre di connessioni a banda ultra larga in tutto il territorio: su questo siamo lavorando con il Governo per garantire in Emilia-Romagna una risposta al 100% del territorio. Contemporaneamente bisogna lavorare per aumentare quella che si può chiamare ‘cultura digitale’, e cioè la consapevolezza di quali siano le opportunità e di cosa si possa fare con le tecnologie oggi disponibili. Il camper vuole essere questo: un assaggio di futuro e un’occasione di conoscenza e approfondimento”.
Finanziamenti per la difesa del suolo e della costa, per sostenere il turismo e la sanità e per il tecnopolo. Il punto sulle priorità degli interventi regionali nel territorio riminese è stato fatto dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Provincia di Rimini che questa mattina ha ospitato la riunione della Giunta regionale.
Caracas (Venezuela) - IL 17 settembre si inaugurerá nella Sala MAC dell’Instituto Italiano di Cultura di Caracas, la mostra “L’ Emilia-Romagna si racconta”; nata dalla collaborazione tra la Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel mondo, l’Agenzia informazione e ufficio stampa della Giunta, l’Ufficio relazioni con il pubblico della Regione e l’Istituto per i beni culturali.
Venerdì 11 settembre un incontro a Mesola alla presenza del ministro Dario Franceschini e del presidente Stefano Bonaccini