Moscú (Rusia) - El primer ministro italiano, Giuseppe Conte, sostuvo hoy que su país está "dispuesto" a intensificar la cooperación industrial con Rusia, en una conferencia de prensa conjunta con el mandatario de ese país, Vladimir Putin, en Moscú. "Estamos listos para participar en nuevos proyectos de desarrollo", dijo Conte, al finalizar un desayuno de trabajo en el que participaron empresarios italianos. Agregó que "reforzar la cooperación industrial es un deber" para su país, "teniendo en cuenta la natural complementariedad entre la economía italiana y la rusa".
“Voglio sottolineare l’attitudine dell’Italia a denunciare la situazione che si sta verificando in Venezuela di oppressione da parte della dittatura”. Lo afferma il neo presidente della Colombia, Ivan Duque Marquez (nella foto con Conte). Il Presidente Colombiano della destra filo Usa, ha incontrato il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. E subito dopo il presidente colombiano ha parlato di “sostegno da parte dell’Italia alla nostra politica nei confronti della crisi migratoria venezuelana” e alla volontà di “accogliere i nostri fratelli venezuelani dando loro una opportunità di speranza nel nostro Paese”.
Accordo in Consiglio dei ministri sulla querelle sorta sul decreto fiscale. Ora c'è la "stesura definitiva" e "pieno accordo", ha detto il premier Giuseppe Conte al termine del Cdm. Il provvedimento, orientativamente, dovrebbe essere bollinato, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, lunedì e andare martedì in Gazzetta ufficiale.
Il Consiglio dei ministri sabato "si svolgerà, perché a convocarlo sono io. Se ci sarà anche Matteo Salvini", non lo so, perché "è al nord e non so se farà in tempo a rientrare. Ma sicuramente si svolgerà. Il presidente del Consiglio sono io, decido io che si svolga". Così Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Bruxelles, replicando in modo secco al vicepremier secondo il quale non è necessario un Cdm sul decreto fiscale.
Altro che pace fiscale. Dopo la bomba lanciata da Di Maio contro la 'manina' infedele che avrebbe manomesso il dl, è scoppiata una vera e propria guerra tra Lega e 5 Stelle. Nei rapporti con Salvini, avevano spiegato fonti informate, è infatti calato il gelo. Difficile uscire dall'impasse ma Conte - tra una chiamata al ministro del Lavoro e un sms al collega degli Interni - ha lavorato di fino e, pur sfidando Salvini con il Cdm, ha cercato di smorzare i toni cercando di giocare in prima persona la partita del dl fiscale.
Giuseppe Conte va a Washington consapevole del ruolo di "facilitatore" che l'Italia può assumere nei rapporti - non semplici in questa fase - tra Usa ed Europa, e forte del ruolo di leadership che l'amministrazione Trump riconosce all'Italia nel processo di stabilizzazione della Libia. Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi, a poche ore dall'incontro alla Casa Bianca tra il premier e il Presidente Usa, Donald Trump.
Per l'ubicazione dei centri sorvegliati per i migranti "vedremo: qualche Paese informalmente ha già dato la disponibilità, non l'Italia. Vedremo, ovviamente è un po' difficile pensare ai Paesi scandinavi, ma non è escluso nessun Paese, neanche la Francia". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Europeo.
Sono da poco passate le 4.30 quando il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, dopo una maratona di trattative durata 13 ore in totale, otto e mezzo delle quali dedicate ai migranti, annuncia l'accordo a 28 sul dossier migranti. Poco dopo i leader iniziano ad uscire alla spicciolata dal palazzo del consiglio europeo.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è riservato di valutare il voto sull'intero documento delle conclusioni del Consiglio Europeo, che ha un unico numero di protocollo, non solo su una parte. Lo si apprende da fonti italiane, mentre è in corso il summit dei capi di Stato e di governo. Per Conte, insomma, nothing is agreed until everything is agreed, come si ripete sempre a proposito dei negoziati sulla Brexit, cioè niente è concordato finché non c'è accordo su tutto.
Emmanuel Macron ancora contro i populisti, anche italiani, che comunque non cita esplicitamente. "Voi li vedete crescere come una lebbra - ha detto il presidente francese in un discorso a Quimper - un po' dappertutto in Europa, nei Paesi in cui non pensavamo fosse possibile vederli tornare. I nostri amici vicini dicono le cose peggiori e ci abituiamo. Fanno le peggiori provocazioni e nessuno si scandalizza".