Italia viva e Azione separano le loro strade in modo definitivo. L'ex presidente del Consiglio: "Meglio finire questa telenovela che farci ridere dietro". La replica: "Statuto violato, nessuna separazione".
"Noi ci candideremo alle elezioni europee con il brand del Centro, non saremo soli, avremo nove mesi di tempo" ha detto Matteo Renzi. "Italia viva non lascia ma raddoppia".
Conclusa la riunione dei gruppi parlamentari di Azione e Italia Viva al Senato. Una frattura definitiva sembra per ora scongiurata e si guarda a una lista comune per le Europee.
Mentre si fanno sempre più velenosi gli scambi di accuse tra i leader di Azione e Italia viva, il gruppo dell'ormai fu Terzo Polo a Palazzo Madama va verso la separazione, che costringerebbe l'ex ministro nel Misto insieme ai rossoverdi.
Mentre si fanno sempre più velenosi gli scambi di accuse tra i leader di Azione e Italia viva, il gruppo dell'ormai fu Terzo Polo a Palazzo Madama va verso la separazione, che costringerebbe l'ex ministro nel Misto insieme ai rossoverdi.
Mentre si fanno sempre più velenosi gli scambi di accuse tra i leader di Azione e Italia viva, il gruppo dell'ormai fu Terzo Polo a Palazzo Madama va verso la separazione, che costringerebbe l'ex ministro nel Misto insieme ai rossoverdi.
Tramonta l'ipotesi di un gruppo unico ma il segnale dell'ex senatore Dem potrebbe influenzare altri. E nel partito si apre la questione di equilibrio di forze negli organismi parlamentari.
Il leader di Azione: "Se da due partiti non nasce un partito ma ne nascono tre significa semplicemente che vuoi tenerti le mani libere". E incalza l'ex premier "Il nostro progetto non può dipendere da una persona che per il 90% del suo tempo pensa ad altro."
Al momento questa è l'ipotesi più probabile, dice il leader di Italia Viva. "Se c'è un veto politico su di noi ne prendiamo atto. Dopo le elezioni ciascuno risponderà delle sue scelte".
Lega e Forza Italia scrivono in una nota congiunta che l'unica strada è il Draghi Bis senza il M5s, sul quale "non si può più contare".