Il leader azzurro rinnova la promessa di impegnarsi nella campagna per le politiche del 2023 per ripetere il "miracolo" del 1994. Non risponde alle critiche di Gelmini. Il ministro forzista non ha mandato giù le parole del Cavaliere su Putin e teme che il suo partito diventi il ventre molle dell'Occidente. Il leader leghista si sente chiamato in causa e replica.
I nodi restano sul tavolo e, a meno di sorprese dei prossimi giorni, non è previsto un nuovo incontro tra i leader prima delle amministrative.
Sotto il tetto trasparente della 'Lanterna di Fuksas, nel cuore di Roma, il segretario leghista ribadisce la sua scelta di stare nell'esecutivo: "Se avessi fatto interessi di partito avrei scelto un'altra strada, con la pandemia, è stato mio dovere mettere davanti l'interesse dell'Italia e gli italiani ce lo riconosceranno".
La replica del segretario dem Enrico Letta che denuncia la "montatura propagandistica" del centrodestra sul presunto aumento di tasse che comporterebbe la delega fiscale, smentito più di una volta dallo stesso presidente del Consiglio.
Il leader di via Bellerio: "Da che mondo e mondo le guerre non le vinci coi carri armati e con le bombe, le chiudi con la diplomazia, col dialogo, buonsenso, col ragionamento, col confronto".
Berlusconi garantisce l'appoggio leale e costruttivo di Forza Italia, rimarcando che la situazione del Paese è ancora delicata e per questo servono "stabilità e continuità".
Lega e Forza Italia votano insieme a FdI durante l'esame degli emendamenti in commissione alla Camera.
A inizio gennaio il Carroccio ha presentato una mozione "per chiedere al governo di impegnarsi per contrastare questa pratica, considerandola un vero e proprio reato da perseguire".
Dietro la scelta della Lega di non votare in Cdm le misure anti covid per la scuola molti commentatori vedono un Salvini che “vuole restare al governo, ma a modo suo, facendo molto rumore”.