Gli Stati Uniti sono ritornati dopo quattro anni campioni del mondo della staffetta. A conquistare l'oro sulla pista dello stadio 'National Athletics Centre' di Budapest sono stati Christian Coleman, Fred Kerley, Brandon Carnes e il neo campione del mondo dei 100 e 200, Noah Lyles che fermando i crono su 37"38 hanno stabilito la miglior prestazione mondiale stagionale.
Lo staff del campione conferma che Marcell sta lavorando per prepararsi all'appuntamento di Budapest. "Nessun allarme e nessun mistero", la partenza è fissata per il 17 agosto.
Il campione olimpico conquista l'oro nei cento metri con 9"95, secondo italiano dopo Pietro Mennea nel 1978 a Praga, ad aggiudicarsi il titolo.
"Era veramente importante confermarsi e far capire che Tokyo non è stata un caso bensì il frutto dell’impegno di tanti anni e della dedizione".
A Tokyo i media inglesi avevano avanzato dubbi di doping sull'azzurro. Ora uno staffettista inglese è risultato positivo. "Qualcuno doverebbe guardare quello che ha in casa prima di lanciare accuse".
Dagli Stati Uniti alla Francia, dall'Inghilterra al Sudamerica, tutti i media hanno celebrato i trionfi azzurri di Lamont Marcell Jacobs nei cento metri e di Gianmarco Tamberi nel salto in alto. Jacobs entra due volte nella storia primo italiano a partecipare a una finale 100 mt e primo italiano a vincere nei 100 mt.
Il velocista azzurro stabilisce anche il record sui 100 metri con 9”80. Oro anche nel salto in alto per Gianmarco Tamberi in ex equo con Mutaz essa Barshim che hanno saltato entrambi 2,37 metri.