Roma - “Saranno quasi 4.000 i pensionati italiani residenti in Venezuela i quali a partire da gennaio 2017 riprenderanno a ricevere la pensione dell’Inps integrata con il trattamento minimo e le maggiorazioni sociali.
Roma - “Abbiamo appreso che la Banca d’Italia e l’Inps (Convenzioni Internazionali) hanno recentemente definito i meccanismi per l’adozione a scopi transattivi a partire dal 2017 del cambio parallelo venezuelano per il pagamento delle pensioni italiane (si ricorderà che il 10 marzo 2016 il Venezuela aveva adottato un sistema valutario basato su due tassi di cambio: quello fisso e quello parallelo).
Roma - “Finalmente una buona notizia per migliaia di pensionati italiani residenti in Venezuela. Il nostro costante impegno ha dato i suoi frutti; saranno infatti soddisfatte le nostre pressanti richieste al Governo e alle istituzioni competenti italiane per ripristinare la concessione delle prestazioni non contributive erogate in Venezuela, come l’integrazione al minimo e le maggiorazioni sociali”.
Quattro pensionati su dieci non superano i 1.000 euro di assegno mensile. E' composta da 6,5 milioni la platea di soggetti, pari al 40,3% dei percettori di un reddito previdenziale, potenzialmente interessati dalle misure che il governo metterà in campo, con la legge di bilancio 2017, per aiutare i redditi più bassi.
“Il Governo ha nuovamente assicurato il proprio impegno a pervenire in tempi rapidi ad una positiva soluzione del dramma dei pensionati italiani residenti in Venezuela”.
Roma - Si discuterà giovedì prossimo, 15 settembre, in XI Commissione permanente Lavoro della Camera dei deputati l’interrogazione dell’on. Fabio Porta, deputato Pd eletto in Brasile e presidente del Comitato degli italiani nel mondo della Camera, sulle ipotesi di soluzione del dramma che stanno vivendo i nostri pensionati in Venezuela a causa della incongruenza del tasso di cambio utilizzato dall’Inps per la determinazione del reddito degli stessi pensionati ai fini dell’erogazione delle prestazioni non contributive come l’integrazione al minimo, le maggiorazioni sociali e gli assegni familiari.