Per il ministro dell'Economia è stato infatti trovato il "giusto equilibrio" tra le necessità di sostenere le famiglie e le misure utili a far quadrare i conti pubblici.
La crescita dell'Italia rallenta: il governo ha ritoccato al ribasso le stime del Pil di quest'anno e del prossimo nella nota di aggiornamento del documento di economia e finanza.
Nel secondo trimestre l'economia italiana ha registrato una flessione dello 0,4% su base congiunturale. Limata allo 0,7% la crescita acquisita per il 2023. Su base tendenziale l'attività sale dello 0,4%.
Il Pil cresce oltre le attese ma preoccupano gli industriali i prezzi ancora troppo alti (+7,6% annuo a marzo, +11,8% a ottobre) e l'impennata dei tassi di interesse.
Cambio di marcia dopo l'addio alle dure restrizioni 'zero Covid' con il Pil che è balzato del 4,5% su base annua dal 2,9% del quarto trimestre 2022, ben al di sopra delle previsioni di mercato del 4%.
Il documento approdato sul tavolo della riunione di Governo contiene, ritoccate al rialzo all'1%, le stime sulla crescita del Pil. Meloni: "Proseguiamo con la riduzione del debito". Previsto un calo della pressione fiscale dal 43,3 al 42,7% entro il 2026.
Il documento approda oggi sul tavolo della riunione di Governo. Ritoccate al rialzo all'1% le stime sulla crescita del Pil. Previsto un deficit al 4,5%.
Secondo l'Istat, l'economia ha fatto registrare il +3,9% mentre la Nadef prevedeva il +3,7%. Aumentano anche gli occupati: a dicembre + 337mila in un anno. L'Fmi rivede al rialzo il dato del 2023: il prodotto interno lordo salirà a +0,6% nel 2022.
Il Pil mondiale nel 2023 al 2,9% contro il 3,4% del 2022, ma in miglioramento dello 0,2% rispetto alle stime di ottobre. Primi segnali di calo dell'inflazione (6,6%). La crescita globale è guidata dalla Cina e dall'India. Il Pil italiano a +0,6% nel 2023 e +0,9% nel 2024.
Le stime del'Istat nel report "Prospettive per l'economia italiana nel 2022-2023". La fase espansiva dell'economia italiana registrerà una decisa decelerazione nel 2023.