Dibattito pieno di scintille a Strasburgo durante l'intervento del premier magiaro. L'attacco di Ilaria Salis: "L'Ungheria è un regime illiberale e oligarchico".
Chiamati alla Commissione europea anche Teresa Ribera (Spagna), Stephane Sejourne (Francia), Kaja Kallas (Estonia); Henna Verkunnen (Finlandia), Roxana Minzatu (Romania).
Il ritardo nella composizione del nuovo Collegio sarebbe dovuto in parte al cambio dell'ultimo minuto della candidata slovena, l'ex diplomatica Marta Kos, annunciata dal governo di Lubiana ieri ma che deve essere ratificato dal Parlamento nazionale.
Il quotidiano tedesco dà alcune anticipazioni sulla composizione della prossima Commissione di Ursula von der Leyen.
Allo stato attuale la composizione del Collegio rimane molto lontana dalla parità di genere cui ambiva von der Leyen: dei ventiquattro nominati, diciassette sono uomini e sette sono donne.
L'Eurocamera ha rieletto la presidente della Commissione Europea per un secondo mandato con 401 voti, una maggioranza più larga grazie al sostegno dei Verdi. Ora si apre la partita del nuovo esecutivo Ue. Fidanza, capo delegazione del partito della premier: "Quella del commissario è una partita separata".
Si apre la partita per la scelta del commissario europeo che toccherà all'Italia. La premier spinge per una vicepresidenza e un portafoglio di peso.
Si continua a mediare e trattare con l'obiettivo di avere il via libera formale al Consiglio europeo del 27-28 giugno per poter arrivare al voto in Parlamento nella prima plenaria di metà luglio.
Lo tsunami che arriva da Francia, Austria e Germania non sfonda a Bruxelles nonostante i successi di Rn, Afd e Fpo.