Italia viva e Azione separano le loro strade in modo definitivo. L'ex presidente del Consiglio: "Meglio finire questa telenovela che farci ridere dietro". La replica: "Statuto violato, nessuna separazione".
Conclusa la riunione dei gruppi parlamentari di Azione e Italia Viva al Senato. Una frattura definitiva sembra per ora scongiurata e si guarda a una lista comune per le Europee.
Mentre si fanno sempre più velenosi gli scambi di accuse tra i leader di Azione e Italia viva, il gruppo dell'ormai fu Terzo Polo a Palazzo Madama va verso la separazione, che costringerebbe l'ex ministro nel Misto insieme ai rossoverdi.
Mentre si fanno sempre più velenosi gli scambi di accuse tra i leader di Azione e Italia viva, il gruppo dell'ormai fu Terzo Polo a Palazzo Madama va verso la separazione, che costringerebbe l'ex ministro nel Misto insieme ai rossoverdi.
Mentre si fanno sempre più velenosi gli scambi di accuse tra i leader di Azione e Italia viva, il gruppo dell'ormai fu Terzo Polo a Palazzo Madama va verso la separazione, che costringerebbe l'ex ministro nel Misto insieme ai rossoverdi.
Il leader di Azione: "Se da due partiti non nasce un partito ma ne nascono tre significa semplicemente che vuoi tenerti le mani libere". E incalza l'ex premier "Il nostro progetto non può dipendere da una persona che per il 90% del suo tempo pensa ad altro."
La prima seduta di Camera e Senato è convocata per giovedì 13 ottobre, ma già da lunedì prossimo deputati e senatori, soprattutto quelli eletti per la prima volta, varcheranno i portoni dei due palazzi per l'adempimento delle incombenze burocratiche (dalla registrazione alla foto per il tesserino parlamentare fino all'assegnazione dell'account personale).
Il leader di Azione: "Ho fatto di tutto per essere alleato con Letta, tra una scelta riformista ed essere tutto e il contrario di tutto ha scelto la seconda strada. Il segretario dem: "Vuole aiutare la destra, noi andiamo avanti determinati" e +Europa conferma il patto con i dem. Renzi invita l'ex ministro nel terzo polo. Bonelli dà del fascista a Calenda. "Ecchela là", ironizza il leader di Azione
Il leader di Azione intervistato da Lucia Annunziata su Raitre: "Ci ho creduto, ma ora non mi trovo a mio agio in questa situazione". Ora si presenta lo scoglio della raccolta delle firme per correre da solo.
Fuori Conte e Renzi che attacca: "L’accordo tra Pd e la sinistra radicale svela la verità, anche i dem si alleano con chi ha fatto cadere Draghi".