In natura non c’è alcun essere vivente che tende all’autodistruzione. L’uomo è l’unica eccezione. Da autolesionista e folle masochista è incline ad annientare ciò che ha creato e ciò che è stato creato anche a costo di autodistruggersi.
Domanda nient’affatto retorica che dovrà trovare risposte multiple e dove ciascuno si dovrà interrogare su cosa è davvero cambiato nel proprio punto di vista.
Facciamo il punto, raccogliendo le novità emerse dalle ultime ore per tracciare un percorso. In questa fase, per quanto ci riguarda, la sospensione è legata alla dietrologia politica, al recriminare su ritardi, ci interessa altro, entrare nel cuore del problema.
Si può dire di tutto sul Covid-19, ma non che non sia democratico. Attacca ricchi e poveri, persone di ogni colore, religione o schieramento politico; di ogni età o sesso. Non era così con l’AIDS, con l’ebola o altri agenti patogeni, specifici di luoghi, orientamenti, scelte.
Lo avevo scritto, in un articolo il giorno di Natale, che il 2019 segnava un peggioramento della tolleranza tra gli Stati. Dopo l’atto di oggi, contro l’Iran mi sono tornati in mente una sentenza della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia di 38 anni fa e, alcune affermazioni di Noam Chomsky. La Corte dell’Aia nel giugno del 1986 giudicò gli Stati Uniti colpevoli di, “uso illegale della forza” ai danni del Nicaragua.
Il Presidente! Sandro Pertini, il Presidente per antonomasia lo ho ascoltato in sogno. Questa notte, in sogno mi trovavo a Roma e come per incanto, ho ascoltato il consueto discorso di fine d’anno.
Diciamolo subito, da cronista non mi schiero, sono un po’ sardina anch’io, ma nel senso che, mutuando il messaggio dei suscitatori del movimento ittico, non depongo simpatie per singoli partiti, essendo anima critica comunque per tutti, qualunque cosa accada.
Ipotesi, tra Storia e Mito, dello studioso Felice Vinci, autore di “Omero nel Baltico” e neo Presidente onorario della Fondazione Levi Pelloni.
Cambiano le latitudini ma la figura del terrorista è identica. I miliziani usano tutti la stessa tattica, tanto che non possiamo non pensare che dietro ci sia una regia centralizzata.
Non tifiamo per nessun governo, per scelta, per mestiere, ma ci piace mettere le cose al posto giusto, quasi come vezzo per essere tranquilli con la coscienza, sapendo di essere letti e giudicati.