Teoria Delle Mutazioni Politiche - dieci elementi fondamentali per la nuova teoria politica della società della comunicazione
Applausi a mani aperte, con vigore, una delle battaglie più belle di Nadia Toffa è testimoniata da quell’urlo di dolore, sulla bara bianca.
L’AQUILA - Il fumo che sale dalla cattedrale di Notre-Dame di Parigi devastata dal fuoco è una di quelle immagini che danno all’anima un senso di soffocamento.
Oggi ci occupiamo di un tema che ci richiama un vecchio esame di statistica legato alla demografia, per guardare al nostro Paese, ignaro del baratro verso cui sta andando.
L’AQUILA - Ho serbato, come tanti aquilani, un vivido ricordo dei giorni che precedettero la tragedia di quel 6 aprile di dieci anni fa. L’idea che la catastrofe fosse imminente mi accompagnava da qualche giorno.
Maurizio Ferraris racconta che “Ezio, generale romano, detesta il conte Bonifacio, che governa l’Africa. Allora insinua in Galla Placida, reggente per conto di Valentino II, il sospetto ce sia un traditore.
Jan Zielonka fa notare che “calunniare i nemici politici è un elemento di routine di tutte le campagne politiche”[1]. Di fronte a questa constatazione storica, la devastazione retorica non può essere attribuita, come responsabilità, esclusivamente ai “populisti”.
SULMONA - Durante la seconda guerra mondiale (1940-1945), al Campo fu assegnato il n. 78 e divenne luogo di detenzione dei prigionieri alleati anglo-americani, catturati prevalentemente nella campagna d'Africa.
Stiamo perdendo questa battaglia, perché non andiamo abbastanza veloci”. Il 2017 si chiude con le parole di Macron, che dal One Platet Summit ha lanciato l’allarme sui ritardi nella sfida dei cambiamenti climatici.
Diffido sempre di chi dice di non essere né di destra e né di sinistra, né progressista, né conservatore, che queste demarcazione sono superate, superflue, stantie.