Il primo appuntamento è il voto sulla fiducia che il governo porrà al Senato. Martedì Draghi riceverà i sindacati a palazzo Chigi per avviare la 'trattativa' su misure come il taglio del cuneo fiscale, il salario minimo, riforma del fisco e pensioni.
Incassata la fiducia alla Camera, il governo Conte è oggi al giudizio del Senato, dove è in corso il dibattito generale sulla fiducia. "Non la invidio - ha detto Matteo Salvini parlando a nome della Lega - presidente Conte-Monti. Si vede uno quando ha il discorso che gli viene da dentro e quando uno deve eleggere un compitino a cui non crede neanche lui. Siete passati dalla rivoluzione al voto di Casini, Renzi, Monti". "Torno a casa con una poltrona di meno, ma con tanta dignità in più. Lascio voi - aggiunge - a giudicare se questa operazione è di verità, e di coscienza: milioni di italiani non la pensano così".
Il governo Conte bis, dopo la fiducia al Camera, ottiene la fiducia anche al Senato con 169 sì,8 voti in più rispetto alla necessaria maggioranza politica di "quota 161". Ma per il secondo giorno consecutivo anche l'Aula di Palazzo Madama si trasforma in un ring tra Giuseppe Conte e il leader della Lega Matteo Salvini
Il governo Conte ha incassato esattamente i voti previsti: 167 erano quelli dei senatori di Lega e Cinquestelle, ma a favore del governo si erano pronunciati due ex grillini (Maurizio Buccarella e Carlo Martelli) e due esponenti del Maie (Ricardo Antonio Merlo e Adriano Cario). L'esecutivo M5s-Lega ottiene 10 voti in più della maggioranza assoluta (161 senatori) e due in più di quelli che presero sia Gentiloni sia Renzi per i loro governi.
Migranti, flat tax, reddito di cittadinanza , lavoro, lotta alle mafie. Questi alcuni dei punti affrontati del Presidente del Consiglio durante il suo intervento in Senato. "Chiederemo con forza il superamento del Regolamento di Dublino", ha spiegato ed ha annunciato una dura lotta contro le mafie e il carcere per i grandi evasori. Non ha dimenticato le famiglie in difficoltà: bisogna assicurare un sostegno al reddito. Dalle 19.30 si vota per la fiducia
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà in Aula al Senato oggi alle 12 per le dichiarazioni programmatiche. A seguire, dalle 14,30, avrà inizio la discussione generale, cui farà seguito il voto di fiducia. Il termine della seduta con la proclamazione del risultato è previsto tra le 20 e le 20,30. Lo ha fatto sapere il ministro per i Rapporti col Parlamento, Riccardo Fraccaro, al termine della Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.
Il governo guidato da Paolo Gentiloni ha ottenuto la fiducia al Senato con 169 sì. Perfetta parità tra l'esecutivo attuale e quello di Matteo Renzi. Anche l'ex premier infatti 24 febbraio del 2014 ottenne 169 sì contro 139 no, su 308 votanti e senza alcun astenuto.