Il drastico deprezzamento della valuta nazionale ha costretto la banca centrale a emettere biglietti di taglio ancora più elevato, mentre i prezzi corrono a un tasso superiore al 100%. 

Il Pil cresce oltre le attese ma preoccupano gli industriali i prezzi ancora troppo alti (+7,6% annuo a marzo, +11,8% a ottobre) e l'impennata dei tassi di interesse. 

Il governo di Buenos Aires non è riuscito a domare le pressioni sui prezzi, a febbraio hanno registrato il 102,5%. L'inflazione è diventata la principale preoccupazione degli argentini. 

Il dato Istat definitivo migliore dello 0,1% rispetto alla stima preliminare. A gennaio l'indice dei prezzi scende rispetto all'11,6% del mese precedente. Per gli alimentari i rincari frenano al 12% dal 12,6%. Ortofrutta +4,8%. 

Il Pil mondiale nel 2023 al 2,9% contro il 3,4% del 2022, ma in miglioramento dello 0,2% rispetto alle stime di ottobre. Primi segnali di calo dell'inflazione (6,6%). La crescita globale è guidata dalla Cina e dall'India. Il Pil italiano a +0,6% nel 2023 e +0,9% nel 2024. 

Si è già esaurito l'ottimismo di aprile, quando il rialzo dei prezzi aveva subito un rallentamento, A pesare è soprattutto il caro-energia. Per la Fabi l'unica soluzione è aumentare gli stipendi. 

Brusca frenata dell'inflazione a dicembre: secondo le stime preliminari dell'Istat, i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,1% rispetto al mese precedente, segnando una variazione tendenziale di +1,1%, decisamente più bassa rispetto al +1,6% di novembre.

Caracas (Venezuela) - Sul mercato nero venezuelano, 5 milioni e 200mila bolivares valgono, nell'unica valuta estera reperibile per la maggior parte dei cittadini, 1,30 euro.