Sono stati licenziati con effetto dallo scorso 1 dicembre e da allora insieme alle loro famiglie attendono risposte per conoscere il loro futuro e per la speranza, mai sopita, di vedersi reintegrati sul posto di lavoro.
Riceviamo e pubblichiamo - Il licenziamento dei 67 lavoratori del cementificio di Taranto (ex Cementir, oggi Cemitaly) sarebbe un’altra pesantissima tegola che cade sulla testa di una comunità già martoriata da numerose crisi produttive e occupazionali.
Le norme previste nel contratto degli statali in discussione rafforzano le procedure che portano alla fine del rapporto di lavoro per il lavoratore molesto. Articoli di Corriere della Sera e Messaggero
L’UE ha stanziato aiuti per 3.347.370 euro per sostenere nella ricerca di un nuovo impiego i 1.610 lavoratori licenziati da Almaviva Contact SpA. La proposta è stata approvata dalla plenaria del Parlamento europeo con 579 voti a favore, 79 contrari e 15 astensioni.
Taranto - Mentre a Roma si consuma una delle pagine più deprecabili della storia democratica di questo nostro paese sulla vicenda della legge elettorale, migliaia di italiani, di cittadini, di lavoratori e delle loro famiglie, vedono traballare il loro futuro a seguito dell’ennesima operazione beffa prodotta dal governo centrale in merito alla vicenda della vendita dell’ILVA al gruppo Arcelor Mittal Marcegaglia.
Si chiude con un accordo tra sindacati e H&M la procedura di licenziamento collettivo con cui inizialmente la multinazionale dell'abbigliamento aveva stimato necessari, nello scorso maggio, 89 esuberi nel triangolo Milano, Cremona e Venezia.
Larevoca parziale della DG n.757 del 22 giugno 2015 da parte del direttore generale della Asl di Taranto, Stefano Rossi, con la quale, di fatto, vengono licenziati gli operatori sanitari con incarico a tempo determinato è al centro di una interrogazione urgente che i consiglieri regionali Gianni Liviano (Esp) e Donato Pentassuglia (Pd) hanno presentato al presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, e per conoscenza al presidente della giunta regionale, Michele Emiliano.
Alle Jene Paola Perego spiega il motivo della bufera che l'ha toccata per lo spettacolo del sabato pomeriggio (Parliamone Sabato) in cui parlando delle donne dell'est è stata accusata di sessismo creando reazioni della rete, della politica e di rappresentanti del Governo e delle Istituzioni costringendo la Rai a chiudere il programma e rivedere il contratto con la presentatrice.
Nei mesi scorsi la Regione ha lavorato duramente al fine di scongiurare i licenziamenti annunciati dalla società Almaviva Contact e garantire la continuità occupazionale e la tenuta del reddito dei lavoratori in essa impiegati.
Non saremmo una testata generalista aperta a tutti se non dessimo spazio, anche in un giorno di festa, dove notoriamente la stampa non c’è, i giornali stampati usciranno il giorno due, alle voci dal basso che parlano dei lavoratori di Roma che sono per strada. Questo il comunicato dei Cobas