Il premier si interrompe pochi secondi e inserisce una considerazione a braccio nel suo intervento dopo la visita al centro vaccinale anti Covid dell'Aeroporto di Fiumicino: "Chissà perché dobbiamo sempre usare tutte queste parole inglesi..."Applauso di Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca
HILDESHEIM (Germania) - In occasione della diciottesima settimana della lingua italiana nel mondo, l'autore, regista e attore Davide Ferrari, con il suo accompagnatore musicale Giacomo De Barbieri, si sono esibiti a Hildesheim - bella città di oltre 100mila abitanti in Bassa Sassonia - con il loro spettacolo teatrale dal titolo: "RISONANZE - le voci dell´Appennino".
Sabato, Geppi Cucciari è riuscita, da vera professionista della comunicazione, a mascherare l’orrore suscitato dagli alunni di una scuola di Parma che confondevano allegramente Dante con Manzoni
ROMA – Giorni fa la Stampa pubblicava il casus dello sfortunato concorrente che, nel programma di intrattenimento l’Eredità diceva che il Monte Bianco è in Sardegna.
A 84 anni se va Tullio De Mauro, uno che lingua sapeva che cosa fosse. Lo scrivente lo ricorda quando criticò il tubolario di De Marchi perchè come si può vedere anche online era un tubo di cartone a cerchi con le quali si compongono parole di senso compiuto, da creare discorsi lunghi e pieni di senso inutile ma tale da creare ammirazione, vi ricorda qualcuno?
FIRENZE - "E' viva una lingua che ha memoria. Solo così sopravvivono, pur nella variazione di epoche e civiltà, anche l'identità e la presenza di un popolo". Lo ha affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, citando il Machiavelli dei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, nel suo saluto agli Stati generali della Lingua italiana in Palazzo Vecchio, davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Questi miei articoli divulgativi di semantica storica, scritti allo scopo di rendere trasparente a quante più persone possibili la lingua italiana, qualcuno li ha chiamati lezioni; a me però è capitato in qualche occasione di chiamarli esercitazioni.
Sono stati 71 i ragazzi e le ragazze di origine non italiana che quest'estate hanno partecipato al progetto di cultura e lingua italiana “Tra i banchi d’estate”, promosso dall'assessorato alla Città internazionale del Comune di Reggio Emilia e realizzato in collaborazione con Officina Educativa, giunto alla sua ottava edizione.
Il film documentario si presenta come un viaggio attraverso la bonifica della lingua italiana tentata dal regime fascista. La storia poco conosciuta di un esperimento destinato a fallire. Il documentario analizza le parole del duce, l’indottrinamento dell’infanzia, la repressione di tutto ciò che era diverso rispetto all’ideale dell’ "italiano nuovo" che doveva adeguarsi al dogma di “credere, obbedire, combattere”.
In agosto abbiamo fatto il punto sull’archeologia del linguaggio.
Abbiamo osato esplorare il concetto di stadio e discernere in zumero la madre naturale a.ma dalla madre legale ama. Vogliamo proseguire?