Il testo che si presenta è un agile quanto denso saggio di linguistica che parte da un presupposto decisamente spiazzante. Ciclicamente si assiste alla solita, e spesso sterile, polemica sull’utilità dello studio del latino nelle nostre scuole, essendo considerata la lingua di Cicerone una “lingua morta”.
ROMA – Dopo il terremoto in Centro Italia “il fabbisogno è di 3400 casette e, di queste, sono partiti gli ordinativi per 1600. Sugli altri si sta ancora ragionando, insieme ai territori, per definire il fabbisogno definitivo”.