«Nessuna parafrasi dai celebri indifferenti di Moravia,» osserva nel commento critico Pierangelo Miani (uno dei due migliori editor d'Europa), «benché l’intero romanzo suggerisca un’acuta metafora sociale: se quasi un secolo fa la questione ruotava attorno ai vizi, agli intrighi, alla noia e al meschino disgusto delle abitudini della ricca borghesia, oggi il focus è l’intimo dissidio tra il desiderio e la realtà cruda dei fatti: l’incapacità di scegliere, e dunque di essere.
Riceviamo e pubblichiamo nota pervenuta dalla professoressa Lucia Schiavone dell’Aristosseno che riguarda una presentazione di un libro.
Grottaglie (Taranto) - “Credo ancora che per affrontare la vita l’” arma” migliore sia l'amore. Non può essere un nemico da abbattere.